Andrea Scanzi, La Stampa 10/6/2009, 10 giugno 2009
Samuele Dalò, 21 anni da Casorate Primo, provincia di Pavia, chiamato ”Alfetto” dal nome che aveva quando chattava, anni addietro («Alfa Beta era troppo femminile, Alfettino troppo stupido
Samuele Dalò, 21 anni da Casorate Primo, provincia di Pavia, chiamato ”Alfetto” dal nome che aveva quando chattava, anni addietro («Alfa Beta era troppo femminile, Alfettino troppo stupido. Quindi ho scelto Alfetto»). diventato per caso regista di un video di Max Pezzali. Lavora all’Iper di Rozzano, alle porte di Milano, dove ripara hardware. «Due anni fa mi metto a fare video per le canzoni di Max Pezzali, il mio idolo. Ovviamente lui non ne sapeva niente. Le idee venivano quando guidavo, quando portavo fuori il cane. Filmavo e mettevo su Youtube». Finché un giorno decide di girare il video di Il meglio (deve ancora venire). La storia. «Un adolescente, in una sala d’attesa d’ospedale, riceve la notizia che la sua compagna resterà paralizzata dopo una caduta a cavallo. Non si rassegna, trova nel web un centro specializzato e ce la porta. Tre minuti, lieto fine». Costo: nove euro, per comprare le cuffie da medico per gli attori del filmato. Il video viene segnalato a Claudio Cecchetto, produttore di Pezzali, che ne rimane entusiasta e lo fa mettere sulla home page del sito del cantante. Cecchetto l’ha anche scritturato per un anno, non per fargli girare i video, ma per fargli studiare la materia. Lui intanto continua a lavorare al supermercato: «Vorrei che la mia storia fosse solo l’inizio, ma a me sarebbe bastato anche solo finire sul sito di Max».