Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2009  giugno 10 Mercoledì calendario

L’ALTRA FACCIA DELLA SEMPLIFICAZIONE


In arrivo un decreto legislativo per evitare l’abrogazione automatica dal 16 dicembre 2009

Calderoli mette in salvo 2.500 leggi anteriori al 1970

Calderoli mette in salvo 2.500 leggi. Dopo averne tagliate 29 mila, che dal 16 dicembre 2009 saranno spazzate via per effetto del decreto n. 200/2008, il ministro per la semplificazione ha pronto un dlgs «salva-leggi». Che manterrà in vita 2.500 provvedimenti (ma l’elenco è in divenire e ancora suscettibile di modificazioni) su cui entro fine anno si sarebbe abbattuta la scure dell’abrogazione. Una messe di norme ancora essenziali per il nostro ordinamento che senza un intervento del governo sarebbero state travolte dalla mannaia fatta scattare dalla legge 246/2005. Dall’istituzione dell’Accademia dei Lincei alla legge che nel 1953 ha dato vita all’Eni, dalla disciplina dell’attività di mediatore, al dpr del 1949 sulle volture catastali, tutte sarebbero state fatte fuori in un colpo solo. A partire sempre dal prossimo 16 dicembre. Data in cui scade il termine (48 mesi dall’entrata in vigore) che la legge 246/2005 ha dato al governo per effettuare la ricognizione dei provvedimenti, anteriori al 1° gennaio 1970, ritenuti ancora indispensabili. Tutti gli altri dal 16 dicembre 2009 si intenderanno implicitamente abrogati, fatta eccezione per:

- i quattro codici, il codice della navigazione, le disposizioni che disciplinano l’ordinamento degli organi costituzionali;

- le norme sull’ordinamento delle magistrature e dell’avvocatura dello stato;

- le disposizioni che attuano la normativa comunitaria e le leggi di autorizzazione a ratificare trattati internazionali;

- le disposizioni tributarie e di bilancio e quelle in materia previdenziale e assistenziale.

Calderoli vuol fare in fretta. «C’è tempo fino a fine anno, ma è meglio muoversi prima», ha detto il ministro che vuole evitare brutte sorprese. Di qui la decisione di portare subito il decreto legislativo sul tavolo di palazzo Chigi dopo averne verificato le compatibilità con gli obiettivi di finanza pubblica. «Se Tremonti mi dà l’ok lo porto al prossimo consiglio dei ministri». Il decreto legislativo «salva-leggi» farà restare in vita anche l’amnistia del 1966 e le norme sui licenziamenti individuali contenute nella legge 604 dello stesso anno.

Il ministro leghista intende far presto anche su un altro versante. Quello del federalismo fiscale. infatti in dirittura d’arrivo anche il decreto legislativo che istituirà la commissione paritetica per il federalismo fiscale. Il testo potrebbe presto approdare in consiglio dei ministri e si tratterà del primo passo verso l’attuazione della legge 42/2009, perché la commissione avrà il compito acquisire e elaborare i dati necessari per la predisposizione dei decreti delegati. «A quel punto», scommette Calderoli, «anche la commissione bicamerale potrebbe subire un’accelerazione».