GD, ཿIl Sole-24 Ore 11/6/2009;, 11 giugno 2009
KLM METTE I PILOTI AI BAGAGLI
Piloti premurosi che vi aiutano a recuperare le valige perdute in aeroporto, oppure a imbarcare il bagaglio a mano troppo voluminosi o passeggini, o magari vi accolgono con un sorriso all’ingresso delle lounge, le salette aeroportuali riservate ai passeggeri, sempre meno numerosi, di classe business.
quanto potrebbe capitarvi quest’estate se passate da Schiphol, l’aeroporto di Amsterdam base di Klm, la compagnia olandese unitasi nel 2004 in matrimonio con Air France. Con un’iniziativa che non ha precedenti nell’aviazione, la Klm ha proposto ai suoi duemila piloti che volano da Schiphol un nuovo schema volontario di lavoro. La compagnia degli «olandesi volanti» propone alla categoria più pagata, i piloti, sottoimpiegati perché a causa della crisi economica ci sono meno voli, di fare umili turni di lavoro a terra, per assistere i passeggeri durante l’estate, quando per l’aumento dei passeggeri c’è più bisogno di personale.
La notizia è stata anticipata ieri dal Financial Times. Klm ha confermato che l’obiettivo è risparmiare, perché con l’impiego in altre mansioni del personale sottoutilizzato l’aviolinea non dovrebbe assumere personale temporaneo in estate. La lettera ”dice Klm ”è stata inviata anche al personale degli uffici centrali,compresi l’ufficio stampa e le qualifiche elevate, invitando i "volontari" a dare una mano in aeroporto.
Chi accetta mantiene il proprio stipendio anche se svolge mansioni inferiori, senza una maggiorazione per il lavoro extra. Secondo il quotidiano inglese, gli stipendi dei piloti Klm vanno da un minimo di 48mila a un massimo di 246mila euro l’anno, al lordo delle tasse. «Cerchiamo di salvaguardare i posti di lavoro, molti hanno aderito con entusiasmo», dice una portavoce della compagnia.
Quanti hanno accettato? «Alcune dozzine di piloti», dice la portavoce. Il principale sindacato di categoria – ha riferito il Financial Times – sostiene l’iniziativa perché è su base volontaria. L’alternativa è che la compagnia tagli i posti di lavoro se i costi diventano inaccettabili. Klm, come altri vettori, ha già previsto di non rinnovare 1.800 contratti a termine.
Air France non ha rivolto un simile invito ai suoi piloti. «Facciamo parte di uno stesso gruppo, ma le compagnie sono autonome. Ciascuno ha le sue politiche sociali», dice una portavoce. Air France precisa che l’amministratore delegato, Pierre-Henri Gourgeon, ha esortato il personale che ha poco lavoro negli uffici «ad andare all’hub» nei mesi estivi, cioè a dare una mano nell’aeroporto Charles De Gaulle.
All’Alitalia-Cai – di cui Air France-Klm è il partner e primo azionista – non ci sono iniziative analoghe.
Tuttavia la compagnia guidata da Rocco Sabelli ha allo studio, nel piano di integrazione con Air One, di rafforzare il presidio in aeroporto. C’è la possibilità che alcune decine di dipendenti, laddove emergano sovrapposizioni, vengano dirottati a Fiumicino. Servirà un accordo sindacale. La manovra allo studio non tocca però i piloti.