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 2009  giugno 10 Mercoledì calendario

Su Lottomatica scoppia la guerra del Gratta e Vinci - La partita per Lottomatica sembrava in discesa

Su Lottomatica scoppia la guerra del Gratta e Vinci - La partita per Lottomatica sembrava in discesa. Dopo aver ottenuto il rinnovo automatico per altri 18 mesi del Gratta e Vinci on-line, la società sperava in una decisione analoga (e rapida) da parte dei Monopoli di Stato anche per il Gratta e Vinci classico, un mercato che l’anno scorso ha raccolto 9,2 miliardi e che quest’anno potrebbe sfondare la soglia dei 10 miliardi. La concessione in esclusiva al Consorzio Lotterie Nazionali (di cui Lottomatica ha la maggioranza) scade il 31 maggio del 2010 e, secondo quanto prevedeva il bando della gara svolta nel 2003, è rinnovabile. L’Amministrazione dei Monopoli di Stato, in effetti, sta valutando la richiesta di rinnovo presentata da Lottomatica lo scorso mese di marzo. Il ministero dell’Economia, dal quale i Monopoli dipendono, non sarebbe invece del tutto convinto che un allungamento automatico della scadenza possa essere concesso per altri sei anni senza dover fare una gara. Anche perché sulla vicenda si è acceso un faro da parte della Commissione europea. Charles McCreevy, commissario alla concorrenza, ha spiegato che una gara serve, a meno che il rinnovo non sia già espressamente previsto e non si concretizzi come una nuova concessione. Per mettersi le spalle al sicuro, Via XX Settembre ha deciso così di chiedere un parere sulla questione al Consiglio di Stato. Che cosa hanno risposto i giudici amministrativi? Nel parere inviato a inizio maggio, ma rimasto nei cassetti del ministero dell’Economia fino a oggi, il Consiglio di Stato ha spiegato innanzitutto che il rinnovo a Lottomatica non è per niente automatico. Insomma, non c’è un diritto al rinnovo della concessione per la società, ma devono decidere i Monopoli se concederlo o meno. L’amministrazione, tuttavia, non ha le mani proprio libere nel decidere l’eventuale proroga. Innanzitutto se la concede può farlo per una sola vota e, soprattutto, i contenuti della concessione devono restare sostanzialmente invariati. Qui entrerebbero in gioco i concorrenti, italiani ed esteri, di Lottomatica, ansiosi di entrare nel ricco mercato del Gratta e Vinci. Secondo quanto ricostruito da MF/Milano Finanza, questi ultimi starebbero affilando le armi per impedire in ogni modo il rinnovo automatico della concessione. La prima mossa allo studio sarebbe quella di avere accesso ai due atti aggiuntivi stipulati con Lottomatica dopo l’aggiudicazione della gara e che i Monopoli hanno tenuto riservati. Il sospetto è che, con quegli addendum, sarebbero stati cambiati alcuni elementi essenziali del bando. Qualcun altro, invece, starebbe preparando delle diffide al rinnovo da presentare direttamente all’Amministrazione dei Monopoli. Non solo. Il Consiglio di Stato ha anche spiegato che, nel corso della procedura per il rinnovo, i Monopoli dovranno valutare «approfonditamente i risultati della gestione del servizio, sia sotto il profilo economico che sotto il profilo organizzativo» e dovranno acquisire «ogni elemento utile a stabilire se l’attuale impianto del rapporto concessorio sia quello più idoneo a soddisfare le proprie finalità». Che, per inciso, sono soprattutto quelle di rimpinguare le casse dello Stato. Cosa che, secondo i concorrenti di Lottomatica, potrebbe essere meglio garantita liberalizzando il Gratta e Vinci, permettendo cioè a ogni operatore di stampare e distribuire le schede della lotteria istantanea. Un emendamento in tal senso è stato presentato da Alessio Bonciani del Pdl, al decreto sull’Abruzzo che prevede diverse norme in materia di giochi. Secondo Bonciani, in questo modo, si potrebbe recuperare 1 mld in più da destinare alla ricostruzione.