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 2009  giugno 10 Mercoledì calendario

Il digitale italiano naviga a vele spiegate in Europa - Naviga a vele spiegate il digitale terrestre italiano

Il digitale italiano naviga a vele spiegate in Europa - Naviga a vele spiegate il digitale terrestre italiano. Ne è convinto Andrea Ambrogetti, presidente di DGTVi, l’associazione che raccoglie tutti i broadcaster che offrono servizi gratuiti sulla piattaforma digitale. «Con il prossimo switch over, il 16 giugno, l’Italia sarà il Paese europeo più avanti con lo sviluppo di questa piattaforma; si può certamente dire che gli utenti italiani hanno risposto più rapidamente di altri alla tecnologia digitale», spiega Ambrogetti a MF/Milano Finanza. Dal punto di vista dell’utilizzo, della diffusione e della penetrazione, ha aggiunto Ambrogetti, «siamo leader in Europa e ci stiamo preparando a superare la Gran Bretagna», dove oltre 20 milioni di famiglie hanno già abbandonato la televisione analogica. La prima Regione italiana ad iniziare ed a completare l’iter di digitalizzazione è stata la Sardegna a fine 2008, un percorso che si completerà nel 2012 con la Sicilia. Da inizio anno lo switch over ha già interessato Val d’Aosta, Trentino, Torino e Piemonte occidentale; dalla metà di giugno sarà la volta di Roma e del Lazio, mentre in autunno toccherà alla Campania. «Entro la fine dell’anno, oltre il 30% degli italiani sarà in ambiente digitale, mentre già oggi un terzo delle famiglie hanno il decoder in casa», ha sottolineato il numero uno dell’associazione, aggiungendo che Roma sarà la prima capitale europea a passare integralmente al digitale. Lo switch over sarà solo il primo passaggio, mentre quello definitivo si avrà tra il 16 e il 30 novembre prossimo, dove tutte le reti e non solo Retequattro e Raidue passeranno sul digitale. «Anche per questo motivo abbiamo insistito che il prossimo Bbf-Expo Comm Italia si svolgesse sempre nella capitale e proprio in quei giorni, tra il 24 e il 25 novembre», ha affermato il numero uno di DGTVi, «il contesto ideale per fare il punto sullo stato di diffusione in Italia e nel mondo di questa tecnologia». Un palcoscenico che nell’edizione 2008 ha ospitato 40 convegni, 120 espositori e ha coinvolto 6.200 addetti ai lavori. «Nella Capitale, già oggi il 50% di famiglie sono dotate di ricevitore, e se vediamo come ha reagito Torino si può immaginare l’incremento che ci potrà essere anche nella capitale». Nel capoluogo piemontese la diffusione era sotto il 50% prima del 20 maggio (data di switch over), mentre oggi la soglia supera il 70 per cento. Quali i benefici per gli utenti? «Sicuramente in termini di offerta ci saranno dei vantaggi, già oggi la Rai si presenta con un bouquet di otto canali, mentre il primo operatore commerciale italiano sta sviluppando l’offerta pay», ha spiegato Ambrogetti. Inoltre si avrà una ricezione del segnale «tecnicamente perfetta, con il solo accorgimento di dover risintonizzare il decoder subito dopo lo switch over». Nel complesso, nella sola Sardegna si è passati da 26 canali (10 nazionali e 16 locali) a ben 92, con un offerta quasi quadruplicata. «Una fase decisiva ci sarà nel 2010, quando inizierà lo switch over anche nella pianura Padana e nel resto del Nord Italia, con oltre il 70% della popolazione coperta dal digitale. Per questo sono convinto che riusciremo a completare l’iter entro la data prevista». Inoltre lo Stato ha disposto un contributo per l’acquisto dei decoder per gli utenti over 65, con un reddito inferiore a 10 mila euro, circa il 10% della popolazione, non tantissimo.