Wall Street Journal, 10 giugno 2009, 10 giugno 2009
Il costo del piano di stimolo economico della Cina si sta rivelando molto più grande di quanto indicato dalle cifre ufficiali
Il costo del piano di stimolo economico della Cina si sta rivelando molto più grande di quanto indicato dalle cifre ufficiali. Si tratta di uno dei programmi più massicci tra quelli presentati dai vari governi, e nonostante questo la Cina prevede di tenere il suo deficit di bilancio ad appena il 3% del Prodotto interno lordo di quest’anno, quando gli Usa contano di tornare a quel livello fra qualche anno. In realtà, la Cina sta pagando solo un quarto dei quattromila miliardi di yuan (585 miliardi di dollari) previsti. La maggior parte dei fondi dovrebbe arrivare dalle amministrazioni locali, che però non hanno soldi. Il risultato, negli ultimi mesi, è stata un’esplosione del debito del governo locale. Passività che hanno il sostegno indiretto di Pechino, ma non appaiono nei libri contabili statali. Non ci sono cifre precise, ma i prestiti ottenuti dalle amministrazioni locali per finanziare le nuove infrastrutture nel primo trimestre sono ammontati a 895 miliardi di yuan, cioè il 22% del pacchetto. Mentre i bond emessi dai governi locali, a maggio, ammontano già a 102,53 miliardi di yuan, quando in tutto il 2008 queste obbligazioni si sono fermate a 63,9 miliardi.