Varie, 10 giugno 2009
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Griffin Nick
• Barnet (Gran Bretagna) 1 marzo 1959. Politico. Segretario del British National Party (Bnp), partito inglese di estrema destra che vorrebbe vietare l’immigrazione e deportare senza possibilità di appello chi non è in regola. Nel 2009 eletto al Parlamento Europeo • «[...] Populista e demagogo, guerriero della britannicità ma capace di essere contemporaneamente ”Mr. Nice and Mr. Nasty”, moderno Dr. Jekyll e Mr. Hyde, rassicurante padre di famiglia ma anche burattinaio di un partito che per ragioni di ordine pubblico è costretto a organizzare i propri meeting all’ultimo minuto in luoghi segreti affidando tutto al passaparola, alla rete e agli sms. Spesso per sentirlo parlare occorre attendere nel parcheggio di un supermercato o di un grande magazzino fino a quando il camioncino imbandierato arriva e scorta tutti. Dietro il palco e sulla porta, nerboruti uomini rasati a zero, i tipici buttafuori dei locali di East London: tatuaggi calcistici o leoni patriottici fatti con inchiostro e ago durante qualche soggiorno nelle reali galere, sguardo truce ma sempre in giacca e cravatta. stato proprio Nick Griffin a bandire l’abbigliamento skinheads, almeno per quanto riguarda i militanti tesserati e chi lavora per il partito [...] Rassicuranti ma determinati, questa la regola aurea di Nick Griffin. [...] a capo di un movimento che basa la sua forza sul tradimento e la disaffezione da parte dei partiti maggiori, sulla raccolta indifferenziata del malcontento, sull’opposizione intransigente, sulle promesse che sa di non può mantenere ma che molta gente vuole lo stesso sentirsi fare. [...]» (Mauro Bottarelli, ”Il Riformista” 21/5/2009) • «[...] ammiratore del Ku Klux Klan e di Khomeini, l’impresentabile della politica anglosassone che ha violato ogni etichetta [...] 4 figli, [...] lunga militanza nella destra di Terza Posizione Internazionale che l’ha visto in piazza contro ebrei, omosessuali, musulmani, il capitalismo internazionale e McDonald’s e perfino qualche ora in prigione per istigazione all’odio razziale, Griffin sventola l’assoluzione da quell’accusa e il 9% ottenuto in West Yorkshire nel 2005. Da allora ha lavorato sull’elettorato deluso, espugnando alcuni collegi provinciali tradizionali roccaforti laburiste. [...]» (Francesca Paci, ”La Stampa” 25/5/2009).