Giulia Crivelli, ཿIl Sole-24 Ore 10/6/2009;, 10 giugno 2009
IDEA ITALANA PER LA LOTTA CONTRO GLI OROLOGI FALSI
Solo per gli orologi svizzeri – e solo in base a dati elaborati grazie ai sequestri doganali – il mercato globale dei falsi vale un miliardo di dollari. Una cifra che sale, secondo le stime più pessimistiche, a 360 miliardi di dollari (256 miliardi di euro) se riferita al mercato globale di tutti i prodotti contraffatti, pari al 7% del commercio internazionale.
L’orologeria svizzera è tra le più colpite dalla contraffazione: si stima che a fronte di 26 milioni di orologi effettivamente "made in Swiss" esportati nel 2007 (ultimi dati disponibili), siano stati immessi nel mercato 40 milioni di falsi orologi svizzeri. E i professionisti della contraffazione, negli ultimi anni, si sono molto evoluti, come ha spiegato ieri Carlo Ceppi, direttore generale Iwc Italia e responsabile per il nostro Paese della Fhh, la Fondation de la haute horlogerie, che raggruppa le più blasonate ma-nifatture svizzere ed è presieduta da Franco Cologni. «Quando parliamo di falsi, oggi non intendiamo tanto quegli orologi che si possono comprare in spiaggia e indossare per gioco, anche perché dopo pochi giorni si fermano o lasciano entrare l’acqua – ha detto Ceppi ”.Oggi vengono contraffatti orologi di grandissimo valore, a volte difficili da distinguere dall’originale a una primissima occhiata ».
Ovviamente si tratta di prodotti commercializzati in modo non trasparente né ufficiale: chi li compra, nella stragrande maggioranza dei casi, sa di acquistare un prodotto contraffatto. Ecco perché la Fondation de la haute horlogerie, nata nel 2005 su iniziativa del gruppo Richemont, Audemars Piguet e Girard-Perregaux, ha deciso di puntare sulla sensibilizzazione dei consumatori. E lo ha fatto con una nuova campagna pubblicitaria ideata da un team guidato da Emanuele Pirella, uno dei pubblicitari italiani più conosciuti e apprezzati anche all’estero.
Del resto per gli orologi di alta gamma il mercato italiano è il primo in Europa e il quarto al mondo dopo Stati Uniti, Hong Kong e Giappone. E gli ultimi dati sull’export di orologeria svizzera (si veda Il Sole 24 Ore del 4 giugno) indicano che il nostro mercato è quello che ha retto meglio alla crisi: nei primi quattro mesi dell’anno il valore delle esportazioni di orologi made in Swiss è stato di 3,94 miliardi di franchi (2,6 miliardi di euro), in calo del 24,3% rispetto allo stesso periodo del 2008. Ma l’Italia, dei quattro mercati di riferimento per l’alto di gamma, con una diminuzione del 3,8% è stata quella a soffrire meno: le esportazioni verso gli Stati Uniti sono scese del 42%, quelle verso il Giappone del 25% e quelle verso Hong Kong del 17 per cento.
«La contraffazione è un problema globale, che penalizza l’industria orologeria e moltissime altre e che si basa quasi sempre sullo sfruttamento del lavoro,spesso minorile ”ha aggiunto Ceppi ”. Per questo la nuova campagna vuole essere altrettanto globale, con una presenza iniziale in 29 Paesi su 107 differenti testate. Il messaggio è semplice e chiaro: "Fake watches are for fake people" (gli orologi falsi sono per persone false,
ndr). E l’immagineè altrettanto esplicita: una mano mozzata con al polso un orologio falso, da cui spunta non un osso, ma un pezzo di ferro».