Henry Travers, Libero 9/6/2009, 9 giugno 2009
I VIZI CAPITALI DI HOLLYWOOD
Chi naviga su Internet si sarà imbattuto qualche volta nella sigla ”Mr. Poll”. Poll come sondaggio. E nel caso specifico, sondaggi tra i più folli (un esempio, se venissero alle mani, anzi alle unghiette, Jennifer Aniston e Angelina Jolie, chi vincerebbe?). Tra gli ultimi polls proposti ai navigatori, quello sui vizi capitali dei divi del cinema. Chi è o chi è stato il superstar più avaro? E chi il più iracondo? E il più lussurioso? I sondaggi possano andare avanti per settimane, e molti primati possono crollare (ad esempio un fan di Nicole Kidman può toglierla col suo voto dal novero delle ”superbe”). Comunque a venti giorni dal lancio del ”poll” è possibile già attribuire qualche (plausibile) primo posto nelle categorie dei ”viziosi”.
PIGRIZIA. Tra i miti del passato, vince senza apprezzabili rivali, Marilyn Monroe, i cui ritardi leggendari non erano attribuibili a spocchia di diva, ma a un’incapacità congenita di sollevarsi da un letto o da un divano. Tra le pigrone attuali, la palma è andata a Cameron Diaz. Nessuno ci crederebbe a vederla ipercinetica sullo schermo. In realtà la Diaz è una che dormirebbe 24 ore su 24. Appena raggiunto lo status di star ne ha approfittato per imporre orari di lavoro tra i più comodi per lei.
AVARIZIA. Incredibili a dirsi il superstar più taccagno del XX secolo fu l’elegantissimo e schicchissimo Cary Grant (il segreto del suo splendido guardaroba? Sposò spesso donne ricche). Da circa 40 anni il primato è nelle mani di Sean Connery (scozzese, quindi peggio che genovese). Ma promette benissimo pure Edward Norton.
INVIDIA. Il più grande invidioso di Hollywood è stato per almeno 30 anni Kirk Douglas (che si costruì una carriera sul complesso d’inferiorità che provava per Burt Lancaster, fisicamente e intellettualmente più dotato di lui). L’invidiosetta del momento è Jennifer Aniston che invidia a Angelina Jolie l’ex marito Brad Pitt e poi le celebri tette. Ogni suo sforzo per superare l’handicap si è finora rivelato del tutto inutile.
SUPERBIA. Il mito della superbia di Greta Garbo ha resistito più della sua fama come attrice. La Garbo s’è portata nella tomba il gran segreto (stava sulle sue perché si sentiva superiore o perché afflitta da un inferiority complex?). Catherine Deneuve nei decenni seguenti ha fatto quanto poteva per essere degna erede di Greta. Ma la palma della scostanza odierna pare vada a Nicole Kidman. Che prima ancora di diventare diva trattava già tutti dall’alto del suo metro e ottantadue.
IRA. Il più iracondo degli anni d’oro è stato certamente Frank Sinatra. Aggrediva e picchiava per un nonnulla (menò un giornalista italiano che vestiva come lui, pensando che lo sfottesse). Oggi, spesso per effetto dell’alcol, sono non pochi i big travolti da furie improvvise. I più votati nel Mr. Poll sono stati Russell Crowe (nemico dei fattorini d’albergo)e Mel Gibson che se è un pò bevuto diventa violento e pure antisemita.
LUSSURIA. Qui la competizione si fa furiosa. Tra le leggende del passato, Errol Flynn (60 volte al giorno, nei suoi bei dì, e senza distinzioni di partner, donne, uomini o animali). E tra le donne, Ava Gardner (guai ai maschi che si permettevano di respingere le sue avances). A Errol e Ava consigliarono spesso (invano) di curarsi. Oggi invece, i maniaci sessuali, vanno in clinica a disintossicarsi come i drogati e gli alcolisti. Michael Douglas, andandoci, ha fatto involontariamente sapere al mondo che era maniaco. Guadagnandosi il primo posto nel pool.
GOLA. Incredibilmente, la palma su Internet spetta a Angelina Jolie. Chi lo direbbe, vedendola nei suoi ultimi film all’apparente quota di kg 54? In realtà Angelina come tante donne formose ha una certa propensione a metter su ciccia. E una micidiale passione per i lauti pranzetti. Passione che da anni combatte semplicemente non mangiando (o nutrendosi come un uccellino). Se sgarra, sopravvengono i cuscinetti. Come lei affette da bulimia sono Kate Winslet, Charlene Tilton, Kim Cattrall (’Sex and the city”). La loro vita quotidiana è all’insegna della privazione. C’è chi ha perso la lotta come Kirstie Alley (’Senti chi parla adesso”) e sul versante maschile, Alec Baldwin. Per continuare a lavorare, non hanno avuto alternativa che i ruoli di grassoni (in serie tv che hanno avuto pure un discreto successo).