definizione di aumento di capitale, 5 giugno 2009
L’AUMENTO DI CAPITALE PER VOCE ARANCIO
L’aumento di capitale è un’operazione con cui, su proposta del consiglio di amministrazione, l’assemblea dei soci di una società per azioni decide di incrementare il capitale sociale attraverso la modifica dell’atto costitutivo e l’emissione di nuove azioni. L’operazione deve essere autorizzata dall’ente che vigila sulla Borsa (in Italia la Consob), deve avvenire in un tempo definito (solitamente tra le 2 e le 4 settimane) e deve specificare il rapporto di cambio, cioè il rapporto tra il numero di nuove azioni e quello dei titoli già esistenti. Può essere un aumento gratuito (aumento nominale) che consiste nella distribuzione delle nuove azioni tra i soci in proporzione alle loro quote; oppure un aumento a pagamento (aumento reale) attraverso il quale i soci ottengono, sempre in proporzione alle loro quote, il diritto di acquistare le nuove azioni ad un prezzo stabilito (normalmente inferiore alla quotazione del titolo già emesso). I soci possono procedere con l’esercizio dei diritti, e quindi acquistare i nuovi titoli, o cedere quei diritti consentendo ad altri di acquistare le nuove azioni. In questo caso la quota del socio che cede i diritti si riduce. Il prezzo del diritto di opzione si determina in Borsa: in Italia diritti sono negoziati sul Mercato Telematico Azionario (MTA) dal primo giorno di quotazione della nuova azione ed hanno come codice identificativo il codice del titolo originale seguito dalla sigla AXA, che significa ”azioni per azioni”.