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 2009  giugno 04 Giovedì calendario

ALLA GUIDA DEL PARLAMENTO LA REGINA DEGLI INTOCCBILI


Anche se "dalit" non è nata in uno slum, suo padre era un eroe della indipendenza

Con una mossa a sorpresa ma ben studiata Sonia Gandhi, uscita vittoriosa dalle urne, ha fatto nominare ieri al vertice della Camera Bassa (la Lock Sabha) una "intoccabile", una dalit, l´ex ministro degli Affari sociali Meira Kumar. E´ la prima donna presidente del Parlamento nella storia dell´India, e anche la sola proveniente da un basso ceto di fuoricasta, un evento unico per la relativamente giovane democrazia indiana.
Ma Meira Kumar, poetessa, campione di tiro col fucile, 64 anni portati benissimo, non è la classica dalit venuta dagli slum di Delhi o Mumbai, sebbene la sua terra d´origine sia il poverissimo Bihar. Suo padre, Babu Jagjivan Ram, è stato vice primo ministro e ha condizionato la politica indiana per quasi mezzo secolo come leader del movimento dalit istituzionale. Suo marito è un giudice dell´Alta Corte costituzionale e lei stessa vanta un passato di prestigiosa diplomazia internazionale in Occidente, cinque legislature parlamentari piene, un incarico di ministro per la Giustizia sociale (con una rivoluzionaria legge contro i tabù dei matrimoni intercasta) e uno alle Risorse idriche.
A eleggerla sono stati praticamente tutti i partiti anche dell´opposizione fondamentalista hindu, e il leader del Bjp Advani è salito al fianco del premier rieletto Manmohan Singh per rendere omaggio alla nuova presidente e regina dei dalit. Nelle intenzioni di Sonia Gandhi c´era infatti sicuramente la volontà di dare una lezione alla precedente "leader degli oppressi", Mayawati, capo del potente governo dell´Uttar Pradesh e alleata con i bramini d´alta casta del nord per tentare la scalata al governo dell´India intera. Dopo averla sconfitta - anche grazie all´attivismo pro dalit di suo figlio Rahul - Sonia ha scelto come suo contraltare per l´opinione pubblica da qui alle prossime elezioni una personalità opposta a quella battagliera e tagliente di "Sorella Mayawati".
C´è bisogno del resto di un mediatore pacato per tenere a bada la Lok Sabha, l´infuocata Assemblea che raccoglie deputati da tutti gli Stati del Nord e del Sud, le cui intemperanze hanno trasformato in passato la Camera bassa in un´arena di scontri verbali e fisici. Il predecessore di Meira Kumar, un bramino di casta superiore, era stato costretto più volte ad abbandonare l´aula. A darle supporto, oltre alla Casa Madre del Congresso, sarà anche il team di altre donne dalit inserite nel nuovo governo Singh II, il ministro del turismo Kumari Selja, la sua collega al Dipartimento del Tessile Panabaka Lakshmi e Krishna Tirath, ministro delle donne e dell´infanzia.
E´ un segno del cambio dei tempi, in un Paese in cui molte bambine vengono ancora uccise alla nascita perché costa pagare il dowri (la dote) del loro matrimonio, e dove le atrocità contro i dalit sono aumentate anche nello Stato governato dall´ex Regina degli Intoccabili Mayawati. Ma nell´"argomentativa" India qualche editorialista si domanda - come nel caso del Times of India - perché sia stata scelta lei a rappresentare in Parlamento i "veri" dalit, e non una figura come la tribale Sukka Pagadaalu, anche lei 64 anni, ex ministro dell´Andra Pradesh che dopo l´incarico è tornata a lavorare a giornata per 60 rupie al giorno, poco più di 1 euro.