lettera a Avvenire 04/06/2009, 4 giugno 2009
Caro Direttore, i fiorellini che mi ha portato ieri sera mio marito dal bosco, nel loro piccolo vaso al centro della tavola, ci hanno quasi «costretti» ad ammirarli durante la cena
Caro Direttore, i fiorellini che mi ha portato ieri sera mio marito dal bosco, nel loro piccolo vaso al centro della tavola, ci hanno quasi «costretti» ad ammirarli durante la cena. Fiori qualsiasi, come ce ne sono tanti nei prati di primavera, eppure, visti così da vicino, sono apparsi di una bellezza inaspettata. Non conosco i loro nomi, ma si tratta di vere e proprie opere d’arte. Colori stupendi e corolle bellissime ci parlano del loro Creatore. Ci dicono: «Noi siamo un dono di Dio per voi. Guardateci con un altro occhio, quello del cuore e scoprirete l’opera incessante e gratuita del vostro Padre che è nei cieli. Noi siamo un piccolo segno del suo amore». A ben pensarci, però, tutte queste osservazioni fatte durante la cena in famiglia, sono esse stesse un dono: Gesù ieri sera si è rivelato a noi Spirito Santo, parlandoci nel cuore e donandoci occhi nuovi. Non per nulla era la cena del giorno di Pentecoste! Nerina Piazza Gei Venas di Cadore (Bl)