Varie, 4 giugno 2009
CIPRIANI Maristella
CIPRIANI Maristella Bari 2 agosto 1943. Architetto. Nel 2009 candidata alle Europee col Pdl • «Telecamere a raggi infrarossi, i Cacciatori di Sardegna a presidiare l’area. Villa La Certosa è un po’ segreto di Stato, un po’ fantasmagorico ranch di Michael Jackson. Ma le ultime immagini rubate nella residenza amatissima hanno convinto il capo del Governo a fare di più per tutelare da sguardi indiscreti i suoi 120 ettari di Costa Smeralda. Tassello dopo tassello, Berlusconi compra i terreni attorno per proteggere la propria privacy. Cominciò nel 2002 con villa Stephany. Di lì a poco anche i fratelli acquistarono proprietà limitrofe per allargare la multi-proprietà. L’ultima è villa Barbagli, a un tiro di scoppio dalla residenza extra lusso. Così la tenuta cresce, si espande, e violare La Certosa diventa un’operazione impossibile. Quando Berlusconi non compra, candida. Come nel caso di Maristella Cipriani, la rivale vicina di casa, con la quale per anni ingaggiò una battaglia legale. Cipriani, architetta milanese, è proprietaria della Sochip, società che detiene il villone accanto a La Certosa. Per via di una strada d’accesso, delimitata da un muretto, si scomodarono principi del Foro. La ”sciura”, moglie del notaio Nicola Grimaldi, ebbe la meglio davanti ai giudici di Olbia. Poi, il colpo di teatro. La bionda signora fa pace col premier e viene candidate alle Europee, circoscrizione Nord Ovest. Un simpatico gadget per rasserenare i rapporti condominiali. Ed evitare discussioni sul via vai di macchine blu, barconi che ormeggiano nel porticciolo e tutto il resto. In particolare per evitare diatribe connesse all’assordante rumore dell’elicottero di famiglia, un gioiello della flotta Berlusconi assieme a un fiammante Airbus, che lambisce le rocce della tenuta e scarica ospiti soprattutto nel fine settimana. Le discussioni con la Cipriani riguardavano in particolare il passaggio di mezzi pesanti, necessari per caricare e scaricare materiale edile. Perché La Certosa è una fabbrica di San Pietro che contiene qualunque follia architettonica, puntualmente condonata. Per esempio un tunnel sotterraneo, una specie di grotta marina sul cui fondo spicca il mosaico di un Nettuno illuminato da spot subacquei. Per non dire del famigerato vulcano, che si accende con il telecomando azionato dal capo del Governo, ed erutta lava e lapilli. Il terrore di Porto Rotondo che ad ogni botto trema e annichilisce» (Dan. Am., ”l’Unità” 4/6/2009).