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 2009  giugno 04 Giovedì calendario

ISSING: PI PRUDENZA DALLE BANCHE CENTRALI

Otmar Issing era presente martedì quando, durante un convegno a Berlino, il cancelliere tedesco è uscito allo scoperto, criticando le Banche centrali per una politica molto espansiva, troppo rischiosa a medio termine. Alle orecchie del membro del comitato esecutivo della Bce fino al 2006, le parole di Angela Merkel, in piena recessione, hanno fatto particolare piacere.
«Normalmente - spiega Issing, 73 anni - le Banche centrali sono criticate dai politici perché hanno una politica monetaria troppo restrittiva. Mi ha fatto piacere ascoltare un punto di vista diverso». Proprio oggi Francoforte valuta se ampliare il programma di acquisto di obbligazioni garantite.
Il cancelliere ha chiesto politiche monetarie più indipendenti e ragionevoli e ha criticato la scelta di acquistare obbligazioni sui mercati pur di riavviare il flusso di credito all’economia reale. Secondo l’ex banchiere centrale, le parole della Merkel sono state «un po’ sorprendenti, ma il messaggio era chiaro e appropriato ». «La Merkel - dice Issing - ha esortato le Banche centrali a pensare a una via d’uscita (dalla strategia attuale,
ndr) anche nel bel mezzo della crisi. Credo abbia fatto bene in un momento in cui siamo tutti concentrati sul breve termine. Ha ricordato ai banchieri centrali e ai policy makers di guardare a medio termine e di riflettere ai rischi di lungo termine delle politiche di oggi».
La presa di posizione giunge mentre in Germania si teme non tanto la deflazione quanto l’inflazione, a causa dell’abbondante liquidità creata dalle Banche centrali per combattere la recessione. «In questo contesto- prosegue Issing - credo che il cancelliere abbia fatto bene a ricordarci l’importanza di perseguire una moneta stabile e politiche di bilancio sostenibili».
Issing è convinto che allentare il credito e ridurre il costo del denaro fosse indispensabile al momento dello scoppio della bolla speculativa per evitare una crisi sistemica sui mercati. Ma aggiunge: «Come ha detto la Merkel, le Banche centrali devono tutte essere attente alla necessità di introdurre il più presto possibile, appena la situazione economica e finanziaria lo permetterà, una politica monetaria più restrittiva per evitare pressioni inflazionistiche».
Insomma, Issing apprezza nelle parole del cancelliere la preoccupazione tutta tedesca per le conseguenze delle politiche di oggi, piuttosto che l’attenzione ossessiva al presente, incurante del futuro. In questo senso, rende merito al governo di voler introdurre limiti al debito pubblico, proprio mentre il deficit subisce un forte aumento a causa della recessione.
«Il Bundestag - ricorda Issing - ha appena approvato emendamenti costituzionali che vieteranno ai Länder di aver disavanzi dal 2016 in poi e che limiteranno il deficit federale allo 0,35% del Pil. Alcuni osservatori sostengono che sono misure non sufficientemente ambiziose; a me sembra un’idea giusta in un momento di forte aumento del debito pubblico».