Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2009  giugno 04 Giovedì calendario

CARO MARTIN, STAI SBAGLIANDO A FIDARTI DI LORD KEYNES

Pubblichiamo una lettera inviata da Niall Ferguson a Martin Wolf, nel dibattito globale sull’exit strategy dalla crisi economico-finanziaria.
C aro Martin, sono contento di aver fornito granaglia al tuo mulino. Ma debbo dire che una politica fiscale iper- keynesiana che si aggiunge a un grosso deficit strutturale creerà in futuro problemi assai più grossi di quelli che tu ammetti. Concedimi di rispondere rimarcando quattro punti:
e Non ho mai detto che questa era una recessione «leggera». L’ho chiamata la Grande Recessione: una depressione tamponata dall’intervento della Fed, tempista e audace.
r Neppure ho chiesto aumenti delle imposte, cosa che tu lasci intendere. Per anni ho chiesto per gli Stati Uniti più controllo della spesa.
t Se tu pensi che la politica fiscale (contrariamente al caso della politica monetaria) non sarà «in continuazione accomodante » ti sbagli e stai sognando. Certo che è accomodante. Guarda al progetto di bilancio, per non parlare del Congresso.
u Tu scrivi con leggerezza che «economie storicamente ben governate sono in grado di sopportare in tutta comodità livelli più alti di debito pubblico». Può darsi che il tuo testo preferito di macroeconomia affermi questo. Ma gli annali storici forniscono pochi casi di economie con debiti pubblici oltre il 100% del Pil che siano state ben governate o molto comode.
Con i miei migliori auguri,
Niall