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 2009  giugno 04 Giovedì calendario

IL PROF DI ITALIANO DI MOURINHO, GIANLUCA MIRAGLIA: «IL TECNICO DICE COS PERCH IN PORTOGHESE LA O DIVENTA U. E ALLA PRIMA CONFERENZA STAMPA MERITAVA 9»



A un anno esatto dal celebre «non sono un pirla», il bauscia Mourinho svela: «Il mio succes­so qui dipende molto dall’esse­re arrivato parlando bene ita­liano ». Parole testuali. Di rifles­so, un messaggio per Ancelotti atteso al Chelsea, sulla scia del­le raccomandazioni di Capello e del flop di Scolari ai Blues. «Il corso intensivo di italiano pri­ma di arrivare a Milano è stata una grande decisione» ha com­mentato Mou, in questi giorni, al suo insegnante d’italiano, Gianluca Miraglia. Il professo­re portogruarese, trapiantato in Portogallo da vent’anni, pas­sa ai raggi x le prestazioni del suo allievo doc e stila la pagel­la: «Gli assegno un 7,5 ma la prima conferenza stampa è da 9 tanto che alcuni giornalisti, sorpresi dalla performance – dice il prof ”, ipotizzarono una sua conoscenza pregressa dell’italiano che in realtà non c’era».

Qualche piccolo inevitabile flop c’è stato.

«Dalle inesattezze dovute al­l’interferenza linguistica di ca­rattere lessicale alle costruzio­ni anomale per interferenza di tipo sintattico: frasi con il ver­bo all’infinito, ad esempio ’per lui essere...’. Alle preposizioni sbagliate, come ’essere di va­canza’.

E l’ormai famoso «zero tituli» come si spiega?

«La pronuncia inconfondibile di Mou si deve sia al fatto che in portoghese la parola si scri­ve ’titulo’ e si legge ’titulu’, sia perché in genere la vocale ’o’ in posizione atona ha un suo­no chiuso o equivale a ’u’. An­che la pronuncia sonora e spi­rante della ’z’ si deve al sostra­to portoghese’».

E il «bambino» a Santon?

«Per la verità sin dalla prima conferenza stampa si è rivolto così ai giocatori della Primave­ra. Forse all’inizio è stato un lapsus ma credo che poi sia en­trata a far parte del suo ’idiolet­to’, magari perché ritiene che abbia una particolare connota­zione affettiva».

Prostituzione intellettuale?

«Come Mou ha detto, qualche giorno fa, di ’nostalgia’, ’una parola difficile...’, non c’è da meravigliarsi su prostituzione intellettuale: la sa perché l’espressione è uguale in porto­ghese». Prima di andare «di vacanza», Miraglia ha preparato qualche esercizio per un ripasso. An­che se ora Josè gli insegnanti li ha in casa: «I miei figli parlano meglio di me dopo 3 mesi di scuola» aveva riconosciuto Mou al professore lo scorso no­vembre. Chissà che possano spiegargli nel dettaglio l’origi­ne e il significato del vocabolo dialettale lombardo bauscia: un uomo così sicuro di sè da diventare un simpatico sbruffo­ne. A Mou calza a pennello.