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 2009  giugno 03 Mercoledì calendario

VOLI DI STATO, DUBBI NEL PDL GASPARRI: RIDURLI AL MINIMO


Il capogruppo al Senato: uso legittimo ma il premier ha anche i suoi aerei

ROMA – Cantanti e balleri­ne di flamenco ospitati sugli aerei di Stato? Anche nel parti­to del presidente del Consi­glio c’è qualche distinguo. E nessuna voce si leva alta a giu­stificare i passaggi aerei dati ad Apicella, chitarrista di Ber­lusconi, e al suo assistente o (Corriere di ieri) a una danza­trice. Il presidente dei senato­ri Pdl, Maurizio Gasparri, di­ce che «è opportuno ridurre al minimo indispensabile l’utilizzo dei voli di Stato». E aggiunge: «Berlusconi dispo­ne di aerei propri, quindi non ha necessità di ricorrere a mezzi che vengono imposti per la sua sicurezza». Non si tratta, spiega Gasparri, di un problema legale, perché «la presidenza del Consiglio ha garantito che le circostanze rientravano tra quelle previ­ste dalla norma». Inoltre, ri­corda Gasparri, anche la vi­cenda Mastella (ospite con il figlio sul volo di governo per assistere al Gran Premio di Monza, estate 2007) «si è con­clusa con un proscioglimen­to perché non c’è stato aggra­vio di costi». Problema, quin­di, di opportunità.

Dopo l’episodio Mastella, il governo Prodi limitò l’utiliz­zo della flotta di Stato. Poi, fi­ne luglio 2008, il presidente Berlusconi ha varato una nuo­va direttiva che permette l’im­barco di estranei alle delega­zioni ufficiali, in base al ran­go, a esigenze protocollari, a consuetudini, anche interna­zionali. Della direttiva, risulta al Corriere, non si discusse in Consiglio dei ministri né furo­no informati ufficialmente i principali alleati, allora in An (il congresso del Pdl avverrà otto mesi più tardi). E Gaspar­ri è un ex di An. Gli sprechi di Stato sono un tema sensibile. Secondo il Pd nei primi quat­tro mesi del 2009 i voli di Sta­to sono quasi triplicati. Così, anche da chi proviene dal par­tito del premier si ascoltano inviti alla moderazione. «So­no assolutamente favorevole alla riduzione dei voli di Sta­to – dice la deputata Pdl Isa­bella Bertolini, già vicepresi­dente dei deputati di FI ”. Dobbiamo essere molto rigo­rosi: voli di Stato da usare so­lo per lo stretto necessario, soltanto per motivi di sicurez­za o quando lo imponga il ce­rimoniale. D’altronde, ricor­do che Berlusconi dal 2001 al 2006 si servì molto dei suoi aerei personali». E la Lega? Al tempo del vo­lo con il ministro della Giusti­zia Mastella il giornale del partito, La Padania, fu duris­simo («L’inGiustizia vola al Gran Premio»). Oggi però sul quotidiano non esce nessun commento sui «passaggi gra­tuiti ». E il ministro Calderoli, sui «casi» di questi giorni: «Chiacchiere per danneggia­re il premier e per nasconde­re le riforme già fatte dalla Le­ga ».

L’opposizione, naturalmen­te, attacca. Bersani: «Se una ballerina di flamenco vola su un aereo di Stato, Berlusconi non può dire che tanto l’ae­reo doveva volare lo stesso». E Di Pietro: «Dopo il Lodo Al­fano, il lodo Apicella».