Andrea Garibaldi, Corriere della sera 3/6/2009, 3 giugno 2009
VOLI DI STATO, DUBBI NEL PDL GASPARRI: RIDURLI AL MINIMO
Il capogruppo al Senato: uso legittimo ma il premier ha anche i suoi aerei
ROMA – Cantanti e ballerine di flamenco ospitati sugli aerei di Stato? Anche nel partito del presidente del Consiglio c’è qualche distinguo. E nessuna voce si leva alta a giustificare i passaggi aerei dati ad Apicella, chitarrista di Berlusconi, e al suo assistente o (Corriere di ieri) a una danzatrice. Il presidente dei senatori Pdl, Maurizio Gasparri, dice che «è opportuno ridurre al minimo indispensabile l’utilizzo dei voli di Stato». E aggiunge: «Berlusconi dispone di aerei propri, quindi non ha necessità di ricorrere a mezzi che vengono imposti per la sua sicurezza». Non si tratta, spiega Gasparri, di un problema legale, perché «la presidenza del Consiglio ha garantito che le circostanze rientravano tra quelle previste dalla norma». Inoltre, ricorda Gasparri, anche la vicenda Mastella (ospite con il figlio sul volo di governo per assistere al Gran Premio di Monza, estate 2007) «si è conclusa con un proscioglimento perché non c’è stato aggravio di costi». Problema, quindi, di opportunità.
Dopo l’episodio Mastella, il governo Prodi limitò l’utilizzo della flotta di Stato. Poi, fine luglio 2008, il presidente Berlusconi ha varato una nuova direttiva che permette l’imbarco di estranei alle delegazioni ufficiali, in base al rango, a esigenze protocollari, a consuetudini, anche internazionali. Della direttiva, risulta al Corriere, non si discusse in Consiglio dei ministri né furono informati ufficialmente i principali alleati, allora in An (il congresso del Pdl avverrà otto mesi più tardi). E Gasparri è un ex di An. Gli sprechi di Stato sono un tema sensibile. Secondo il Pd nei primi quattro mesi del 2009 i voli di Stato sono quasi triplicati. Così, anche da chi proviene dal partito del premier si ascoltano inviti alla moderazione. «Sono assolutamente favorevole alla riduzione dei voli di Stato – dice la deputata Pdl Isabella Bertolini, già vicepresidente dei deputati di FI ”. Dobbiamo essere molto rigorosi: voli di Stato da usare solo per lo stretto necessario, soltanto per motivi di sicurezza o quando lo imponga il cerimoniale. D’altronde, ricordo che Berlusconi dal 2001 al 2006 si servì molto dei suoi aerei personali». E la Lega? Al tempo del volo con il ministro della Giustizia Mastella il giornale del partito, La Padania, fu durissimo («L’inGiustizia vola al Gran Premio»). Oggi però sul quotidiano non esce nessun commento sui «passaggi gratuiti ». E il ministro Calderoli, sui «casi» di questi giorni: «Chiacchiere per danneggiare il premier e per nascondere le riforme già fatte dalla Lega ».
L’opposizione, naturalmente, attacca. Bersani: «Se una ballerina di flamenco vola su un aereo di Stato, Berlusconi non può dire che tanto l’aereo doveva volare lo stesso». E Di Pietro: «Dopo il Lodo Alfano, il lodo Apicella».