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 2009  giugno 02 Martedì calendario

QUELLA CASA CON VISTA SU VERONICA


L’acquisto risale al 2003 ed è stato finanziato con un mutuo erogato dalla Popolare di Milano

La guardia del corpo ha preso dimora davanti alla villa di Macherio

Protezione totale. Eh già, è proprio il caso di dire che Veronica Lario, ancora per poco consorte del premier Silvio Berlusconi, è superblindata dal suo bodyguard Alberto Orlandi. Prova ne sia, come ha scoperto ItaliaOggi, la casa che qualche tempo fa lo stesso Orlandi ha acquistato a Macherio, proprio di fronte a villa Belvedere, ormai la roccaforte della Lario. Era il 26 giugno del 2003 e davanti al notaio Giovanni Averoldi di Monza si è perfezionato un contratto di compravendita tra Orlandi, nel ruolo di acquirente, e la Investimenti Cologne, una società a responsabilità limitata con sede a Coccaglio, in provincia di Brescia. Oggetto del contratto un’abitazione di tipo civile di 6 vani di consistenza. Insieme a questa, il paracadutista per hobby si è aggiudicato anche un’autorimessa di 17 metri quadrati.

Per finanziare l’acquisto, Orlandi ha fatto ricorso a un mutuo di 160 mila euro erogatogli dalla Banca popolare di Milano a un tasso di interesse annuo del 3,9%. Si tratta di un prestito, come si può leggere all’interno del contratto stipulato con l’istituto di credito, che la guardia del corpo si è impegnata a restituire in 20 anni. «La parte finanziata», è scritto nel documento, «si è obbligata a rimborsare il finanziamento, in linea di capitale, mediante il pagamento di 239 rate mensili, oltre alla rata di preammortamento, secondo il piano di ammortamento che decorrerà dal 30 giugno 2003». Sempre nel classico linguaggio tecnico dei contratti, poi, è spiegato che «le relative rate scadranno consecutivamente ogni mese, la prima il 31 luglio 2003 e l’ultima il giorno 31 maggio 2023».

Nella storia di questo immobile, tra l’altro, era comparsa anche un’ipoteca legale iscritta sull’abitazione il 27 luglio del 2005 a favore dell’Esatri spa, la società che allora si occupava della riscossione coattiva dei tributi nei confronti dei contribuenti sbadati. In particolare con l’iscrizione di ipoteca si contestavano a Orlandi tasse non pagate per 2.419,51 euro (e come accade in procedure di questo tipo l’importo complessivo iscritto era del doppio, ovvero di 4.839,02 euro). Il 4 luglio del 2006, però, veniva annotata la cancellazione totale dell’ipoteca.

Questo significa, in sostanza, che Orlandi all’epoca ha estinto il suo debito tributario. Ma può anche darsi che l’ipoteca sia stata cancellata perché il Fisco ha riconosciuto che l’atto non era dovuto.