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 2009  giugno 03 Mercoledì calendario

FINIRE

Donald Sacchetto di anni 36. Operaio di Sondrio, il 16 maggio festeggiò il suo compleanno con gli amici e da allora di lui non si seppe più nulla. Giorni dopo venne fuori

FARE LA VITTIMA ERA SPARITA DOPO LA FESTA DI COMPLEANNO
Ardenno, trovati i resti dell’operaio:
fermato per omicidio un imprenditore
Simone Rossi prelevato dalla sua abitazione: sarebbe stato lui a uccidere Donald Sacchetto


Le ricerche dei resti di Donald SacchettoSONDRIO - stato fermato con l’accusa di omicidio e distruzione di cadavere. Simone Rossi, l’imprenditore di 28 anni nella cui cava sono stati ritrovati i resti di Donald Sacchetto, è stato prelevato dai carabinieri nella sua abitazione. Sono dunque arrivate a una svolta le indagini sulla sorte dell’operaio 36enne scomparso la notte del 16 maggio dopo aver festeggiato il compleanno con alcuni amici ad Ardenno (Sondrio). Il provvedimento di fermo si è reso necessario perché i carabinieri del Nucleo investigativo di Sondrio, coordinati dal luogotenente Raffaele Grega, avevano captato una frase al suo cellulare che faceva chiaramente capire di avere intenzione di fuggire. «Non farò un solo giorno di carcere - avrebbe detto l’imprenditore al telefono in una conversazione registrata dagli investigatori - mi dovranno cercare per trent’anni».

CONFRONTO - «Nella tarda serata di lunedì - ha dichiarato Loana Sacchetto, la sorella dell’operaio - sono venuti a casa mia i carabinieri per informarmi dell’esito degli esami autoptici eseguiti a Milano. Mi hanno riferito che, al raffronto con il Dna, non esistono dubbi sul fatto che i resti trovati nella cava appartengono al cadavere di mio fratello che è stato ucciso come un cane».

PRIME AMMISSIONI - Nei giorni scorsi Simone Rossi aveva ammesso di aver bruciato e sepolto il cadavere dopo che Donald si sarebbe tolto la vita sparandosi un colpo. Il giovane, contitolare con il fratello e il padre della "Rossi Marmi e Graniti" di Ardenno, aveva anche detto di non ricordare dove avesse occultato il corpo. Finora risultava indagato solo per distruzione e occultamento di cadavere. Nelle ultime ore, invece, la svolta, con il provvedimento restrittivo voluto dal Procuratore capo Fabio Napoleone.

RITROVAMENTO - Sabato mattina nella cava della "Rossi Marmi e Graniti" erano stati rinvenuti, durante gli scavi che stavano andando avanti da quasi due settimane, alcuni resti umani. L’esame del Dna ha stabilito che appartenevano proprio a Donald Sacchetto.


02 giugno 2009(ultima modifica: 03 giugno 2009)