Cinquantamila.it La storia raccontata da Giorgio Dell'Arti

Kakà va verso il Real Madrid per 65 milioni, ma per il Milan si tratta di una «perdita» secca da almeno 35 milioni. Il via libera è arrivato in serata da Berlusconi: «Difficile tenerlo. Gli offrono molto», quasi 9 milioni di euro l’anno per 5 anni. Non si spiega però perché il giocatore solo ieri abbia dichiarato alla Gazzetta dello Sport di non volersi «muovere da Milano», ma soprattutto perché solo a gennaio il Milan abbia rifiutato gli oltre 100 milioni offerti dal Manchester City quando i contratti erano solo da firmare. Allora intervenne Berlusconi, parlando di una scelta di «cuore», legata però anche a motivazioni sportive: il rendimento di Kakà avrebbe dovuto permettere al Milan di puntare allo scudetto e alla vittoria della Coppa Uefa. Obiettivi mancati perché il numero 22 rossonero nel girone di ritorno ha segnato un solo gol decisivo (quello per il pareggio con la Reggina) e con lui in campo il Milan ha guadagnato 2 punti a partita, senza 1,85. Con la cessione a gennaio il Milan avrebbe fatto 1,8 punti in meno, ma avrebbe incassato 35 milioni in più di quello che offre il Real e sarebbe arrivato comunque terzo. I soldi in più sarebbero serviti a ripianare i bilanci senza chiedere l’ennesimo intervento di Fininvest.