3 giugno 2009
SINDACATI SOCI, MA A CARO PREZZO (CON PUNTI CHIAVE)
Il baluardo dello stato sociale dei "Cipputi" a stelle e strisce è stato salvato, ma a caro prezzo. Salari più bassi, assistenza sanitaria e sussidi di disoccupazione ridotti. «Abbiamo salvato i posti di lavoro, ma soprattutto sono state create le condizioni per il rilancio del settore dell’auto », ha dichiarato il presidente dell’Uaw (United autoworker) Ron Gettelfinger, il potente sindacato dei metalmeccanici americani, subito dopo la firma dell’accordo con il Tesoro per la General Motors che ricalca quello ratificato qualche settimana fa per la Chrysler. Il principio è identico: per salvare i diritti sanitari acquisiti dai pensionati, occorre dimezzarli, in quanto la spesa è ritenuta eccessiva per l’industria dell’auto.Ecco allora che in cambio dell’assegnazione del 17,5% delle azioni della nuova General Motors al fondo sanitario e pensionistico, quest’ultimo sarà ridotto del 55 per cento.
Un sogno infranto per la classe media americana, un’altra sfida per le speranze incarnate nell’American dream fatte di stabilità e sicurezza di un posto di lavoro a Detroit e nelle altre capitali dell’auto.Era già successo con la Grande Depressione degli anni 30, con lo scoppio della bolla Internet degli anni 90 e oggi con la crisi dei subprime: come allora, la crisi si è portata via la speranza, condivisa da molti negli Stati Uniti che attraverso il duro lavoro, il coraggio, la determinazione sia possibile raggiungere un migliore tenore di vita, per lo più attraverso la prosperità economica. Quella prosperità che oggi non ha le condizioni economiche sufficienti per poggiare su basi solide, tanto che la task force governativa ha ritenuto imprescindibile nel caso della Gm, ridurre di oltre la metà il peso economico del fondo pensionistico della Uaw, quello stesso che negli ultimi anni, secondo i consulenti dei sindacati tra cui la banca d’affari Lazard, si è rivelato il maggior ostacolo al rilancio economico dell’azienda.
L’accordo prevede una riduzione del salario a 14 dollari l’ora dai 28 dollari finora pagati agli operai che entreranno per la prima volta nelle fabbriche Gm. Sempre sui giovani peserà il costo di contributi sanitari e pensionistici che saranno più alti, in cambio di prestazioni minori come cure mediche e farmaci. Lo stato sociale sarà colpito anche in un’altra voce importante, quella del sussidio di disoccupazione: i lavoratori licenziati riceveranno un salario di sostegno inferiore per un periodo più breve che non supererà l’anno solare.
Al sindacato andranno anche 6,5 miliardi di dollari in azioni privilegiate con un dividendo garantito del 9% e un versamento di 2,5 miliardi di dollari destinati ad essere restituiti entro il 2017. Le Union entreranno nella stanza dei bottoni per la prima volta dal 1930 quando la Uaw venne costituita per migliorare le condizioni di lavoro degli operai, ma al costo di minori garanzie, quelle stesse conquistate negli anni 50 con il boom economico.
Oggi la leadership sindacale rischia di uscirne appannata, ma secondo gli analisti americani, la Uaw spera di ottenere dal governo quei contributi sociali e previdenziali che ora le imprese private non sono più in grado di garantire: soltanto Gm elargisce pensioni a650mila ex dipendenti alimentate dai 70mila lavoratori attivi. Inoltre è stato stimato che il costo sanitario è di circa 1.500 dollari per ogni auto prodotta. Tuttavia, le ricadute sono più ampie, perché il giro di vite di salari e benefit del settore automobilistico, per anni un riferimento anche per altri settori, rischia di fare soffrire non soltanto quella categoria di lavoratori, ma l’intera nazione • I PUNTI-CHIAVE
Il salario
Prima dell’accordo il salario di primo impiego era pari a 28 dollari l’ora.Dopo l’accordo passerà a 14 dollari.
Pensioni
Prima dell’accordo era previsto un piano pensionistico e le cure mediche erano parte del sistema sanitario pagato dalla società. Ora queste voci saranno ridotte.
Sanità
Fino a ieri le cure sanitarie erano coperte anche con la pensione. Ora sono previste restrizioni e non saranno garantite con la pensione.
Disoccupazione
I sussidi di disoccupazione previsti fino a ieri saranno ridotti sia come ammontare sia come periodo di durata che non supererà l’anno.