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 2009  giugno 01 Lunedì calendario

IL VADEMECUM DELL’ELETTORE

Chi vota
Possono votare i cittadini che hanno 18 anni o li compiono domenica 7 giugno
Dove si vota
Nel luogo di residenza, presso la sezione nella cui lista elettorale si risulta iscritti. Gli italiani che risiedono fuori dell’Italia ma comunque nella Ue (o che vi si trovano per motivi di lavoro o studio; in tal caso il discorso vale anche per i familiari conviventi) hanno due possibilità: possono votare per i candidati del Paese in cui risiedono e recarsi, pertanto, nelle sezioni elettorali allestite per i cittadini di quel Paese, oppure possono votare i candidati nostrani recandosi presso le sezioni elettorali istituite nei consolati, negli istituti di cultura, nelle scuole italiane o negli altri locali messi a disposizione dallo Stato in cui risiedono. Le stesse modalità di voto valgono, ovviamente, per i cittadini Ue che risiedono in Italia. I cittadini italiani che si trovano fuori dalla Ue per motivi di servizio o per missioni internazionali (militari, professori universitari, dipendenti statali, di regioni o di province autonome) hanno la possibilità di votare per corrispondenza
Quando si vota
Dalle 15 alle 22 di sabato 6 giugno e dalle 7 alle 22 di domenica 7 giugno.
Gli elettori che all’ora di chiusura si trovano all’interno del seggio possono comunque votare
I documenti necessari
Ci si deve presentari al seggio con la tessera elettorale e un documento di riconoscimento, che può anche essere scaduto, purché risulti regolare sotto ogni altro aspetto e consenta l’identificazione dell’elettore
Dentro il seggio
 vietato introdurre all’interno delle cabine elettorali cellulari o altre apparecchiature in grado di fotografare o registrare immagini. Gli apparecchi vanno consegnati al presidente del seggio, che li restituisce all’elettore una volta completate le operazioni di voto. Della consegna delle apparecchiature e della loro restituzione il presidente del seggio prende nota in un apposito registro. Il mancato rispetto del divieto è punito con l’arresto da tre a sei mesi e con l’ammenda da 300 a mille euro
Come si vota
Per le votazioni europee all’elettore viene consegnata una scheda con i contrassegni delle liste ammesse.
La scheda ha un colore differente a seconda della circoscrizione elettorale: nella prima circoscrizione (Italia nord-occidentale) è grigia, nella seconda (Italia nord-orientale) è marrone, nella terza (Italia centrale) è rossa, nella quarta (Italia meridionale) è arancione, nella quinta (Italia insulare) è rosa.
Per votare, l’elettore deve tracciare un segno sul contrassegno della lista prescelta. Può anche indicare un massimo di tre preferenze, scrivendo il cognome (o, in caso di omonimia, il nome e cognome e, se necessario, la data e il luogo di nascita) del candidato nelle tre righe tracciate in corrispondenza di ciascun contrassegno
Lo scrutinio
Le operazioni di scrutinio iniziano alle 22 di domenica.
A partire da quell’ora sono scrutinati – presso appositi seggi istituiti nelle Corti di appello di Milano, Napoli, Palermo,Roma e Venezia – i voti degli italiani residenti negli altri Paesi Ue e di quelli che si trovano temporaneamente all’estero
I risultati
In Italia si assegnano 72 seggi. A spartirseli sono le liste che ottengono almeno il 4% dei voti validi. La ripartizione dei seggi avviene con il metodo proporzionale, secondo calcoli che prendono prima in considerazionei seggi da attribuire a ciascuna lista a livello nazionale sulla base dei voti conseguiti, per poi passare a conteggiare i seggi da distribuire alla lista nelle singole circoscrizioni.
Completate queste operazioni, vola a Strasburgo chi, nel limite dei seggi ottenuti da ciascuna lista, riporta il maggior numero di preferenze