Se. D., ཿIl Sole-24 Ore 1/6/2009;, 1 giugno 2009
IL SISTEMA DELLE QUOTE PRONTO AL DEBUTTO
Si scrive quota, si legge somma. Perchè dal 1° luglio, per andare in pensione di anzianità, bisognerà sommare l’età anagrafica agli anni di contribuzione. Solo se il totale darà 95 (per i dipendenti pubblici e privati) o 96 (per gli autonomi) si potrà smettere di lavorare. Entra, così, nel vivo la fase "due" della riforma Damiano del luglio del 2007.
La prima quota
Dal 1° luglio, in coincidenza con l’apertura della terza finestra del 2009, cambiano quindi le regole per il pensionamento anticipato. Il sistema della quote prevede un progressivo aumento fino al 1° gennaio del 2013.
Per i dipendenti (pubblici e privati) vale, fino al 31 dicembre del 2010 , la quota 95, che si ottiene combinando 60 anni di età e 35 di contributi oppure 59 anni di età e 36 di versamenti. I requisiti sono più severi per i lavoratori autonomi: ad artigiani, commercianti e agricoltori si applica la quota 96. Ciò significa che dovranno avere almeno 61 anni di età e 36 di contribuzione o, in alternativa, 60 anni di età e 36 di versamenti.
Le quote 95 per i dipendenti e 96 per gli autonomi restano valide fino al 31 dicembre 2010. Dal 2011, poi, serviranno rispettivamente 96 e 97 anni ( sommati tra età e anzianità contributiva). Per il raggiungimento della quota minima per l’uscita anticipata si terrà conto anche dellefrazioni di anno e di contribuzione. Un lavoratore dipendente raggiunge, ad esempio, quota "95" se nel luglio di quest’anno può far valere 59 anni e 6 mesi di età e una contribuzione di 35 anni e 6 mesi (1846 settimane).
Dal conteggio restano fuori gli accrediti figurativi per disoccupazione e malattia. Gli stessi periodi sono, tuttavia, pienamente utilizzabili per maturare il diritto con 40 anni di contribuzione, sempre che senza di essi si raggiunga la soglia minima dei 35 anni.
La prossima finestra
A luglio ripartono anche le pensioni di anzianità, con un’uscita a maglie larghe rispetto a quella dell’aprile scorso,riservata a coloro che potevano far valere almeno 40 anni di contributi. Questa volta dipendenti e autonomi possono mettersi a riposo anche con solo 35 anni di versamenti se hanno raggiunto rispettivamente un età di 58 e 59 anni.
Secondo il calendario fissato dalla legge 247/2007, dal 1° luglio si può accedere alla pensione di anzianità attraverso un doppio canale. Ai dipendenti pubblici e privati si chiedono 35 anni di contributi e 58 anni di età, purché entrambi i requisiti siano stati raggiunti entro il 31 dicembre del 2008. Il via libera è garantito anche a chi può far valere 40 anni di contributi, se maturati entro il 31 marzo scorso. Ma per la prossima uscita, come pure per quella successiva di ottobre non basta aver raggiunto il tetto dei 40 anni. La legge impone un età minima di 57 anni che deve essere compiuta rispettivamente entro il 30 giugno o il 30 settembre di quest’anno.
Le condizioni sono diverse per i lavoratori autonomi che, rispetto ai dipendenti, hanno delle finestre di uscita ritardate dai tre ai sei mesi. A luglio artigiani, commercianti e agricoltori possono mettersi in pensione se: entro il 30 giugno del 2008 possono far valere 35 anni di versamenti e almeno 59 anni di età; oppure a qualsiasi età con almeno 40 anni di contributi, maturati entro il 31 dicembre del 2008. Chi ha le carte in regola per l’uscita di luglio dovrà presentare la domanda entro fine mese.
Il 30 giugno è anche l’ultimo giorno di lavoro per i dipendenti, i quali possono ottenere la pensione solo se c’è stata la cessazione del rapporto.
Pensione di vecchiaia
Dal1° gennaio 2008 anche i pensionati di vecchiaia devono fare i conti con le finestre. La decorrenza è ritardata di un certo numero di mesi con lo stesso calendario previsto per coloro che maturano il trattamento di anzianità con almeno 40 anni di contributi.
A luglio possono mettersi in pensione i lavoratori dipendenti che hanno perfezionato il requisito anagrafico e contributivo (almeno 20 anni di versamenti nel sistema retributivo e misto) entro il 31 marzo scorso. Mentre per artigiani, commercianti e agricoltori le stesse condizioni devono risultare soddisfatte con tre mesi di anticipo, vale a dire entro il 31 dicembre del 2008.
Al regime delle finestre è soggetto anche il secondo assegno, maturato con contributi versati prima e dopo il pensionamento di vecchiaia.
Alla pensione supplementare sono interessati soprattutto coloro che dal 1996 in poi hanno versato come collaboratori nella gestione separata dell’Inps. Per costoro le finestre si aprono alle stesse cadenze dei lavoratori autonomi. Di conseguenza, la pensione supplementare spetta a partire da luglio se hanno compiuto l’età di 65 anni (60 se donne) entro il 31 dicembre del 2008.