Riccardo Rosa e Gianni Santucci, Corriere della sera 1/6/2009, 1 giugno 2009
«VERONICA HA UN COMPAGNO» MA IL BODYGUARD: INVENZIONI
L’uscita della Santanché. L’uomo nella scorta da 7 anni
MILANO – Sarebbe «il segreto in grado di ribaltare tutto ». Nel fuoco di gossip incrociato Berlusconi-Lario, irrompe Daniela Santanché. E suggerisce di spostare l’obiettivo dalla vita privata del premier al «giardino di Veronica». Motivo: «Ogni giorno spero che il Presidente abbia la forza di farlo, di dire. Invece niente». E allora la Santanché si incarica di calare l’ultimo carico nella saga familiare berlusconiana: «Veronica Lario da molto tempo ha al fianco un suo compagno. Si chiama Alberto Orlandi, ha 47 anni, è capo del servizio di sicurezza della villa di Macherio e con lei condivide progetti, interessi e vacanze». La leader del Movimento per l’Italia affida il suo racconto a Libero, il quotidiano che nei giorni scorsi ha già definito «Veronica velina ingrata». L’affondo è in un commento del direttore, Vittorio Feltri, che della signora Lario dice: «Sorprende che, pur consapevole dei panni in cui sta, abbia avuto l’improntitudine di condannare al rogo il marito per un peccato commesso da lei medesima ».
Pare che il pettegolezzo sulla liaison di Veronica circolasse da tempo in certi ambienti. La pubblicazione ha ovviamente peggiorato il clima. Ieri, dopo l’intervista a Libero, c’è stata una consultazione tra l’avvocato che assisterà Veronica nel divorzio, Maria Cristina Morelli, e una sua collega patrimonialista. In serata il senatore Mario Mantovani (Pdl), molto vicino alla famiglia del premier, ha spiegato: «Questa campagna di gossip non sta influenzando i nostri sostenitori. In una famiglia possono esserci momenti difficili, ma forse la signora dovrebbe tener conto che la mossa di usare i giornali per vicende private ti si può ritorcere contro». L’unico a intervenire dalla sponda del Pd è Pierluigi Bersani. Che attacca: «Se Veronica Lario vuole avviare le pratiche di divorzio, faccia lei. Noi chiediamo che siano gli italiani ad avviare le pratiche di separazione da Berlusconi ».
Ma chi è Alberto Orlandi, la guardia del corpo che fino a sabato ha lavorato nel completo anonimato? Di lui si sa che ieri si è dedicato al lavoro, come sempre negli ultimi anni. Le voci però, quelle di una sua relazione con Veronica, gli erano arrivate all’orecchio già da tempo. E lui, in passato, ha sempre ripetuto la stessa cosa, di sentirsi «amareggiato e dispiaciuto per quei pettegolezzi, per le maldicenze che qualcuno mette in giro». Battute che ha sempre liquidato così: «Tutte robe inventate».
Chi lo conosce, parla di Orlandi come di un professionista «particolarmente serio e riservato ». Non potrebbe essere altrimenti, visto che da sette anni è il responsabile della sicurezza per la (ex) moglie di Berlusconi. lui a guidare il gruppo di bodyguard che sorveglia 24 ore su 24 la villa di Macherio e segue ogni movimento di Veronica Lario. Che passi da Milano per lo shopping, o che parta per Londra o New York, intorno a Veronica c’è sempre lui: alto, massiccio, fisico atletico, capelli corti castani, pizzetto appena accennato. Raccontano che tra i due ci sia un rapporto di totale fiducia, cresciuto con gli anni. E fondato sulle qualità del caposcorta Orlandi: «Grande preparazione, massima discrezione».
La sua carriera è iniziata in una piccola società, poi il passaggio nel «Consorzio servizi vigilanza», l’azienda della Fininvest che cura la security di dirigenti e personalità del gruppo. Partito dalla posizione di autista, Orlandi ha via via assunto ruoli di maggiore responsabilità, fino a quello di capo della sicurezza a Macherio. Ha una casa nelle vicinanze e un figlio, ma il suo lavoro lo tiene a contatto strettissimo e continuo con Veronica. I servizi di protezione, seppur in maniera ridotta, sono infatti organizzati come quelli del premier: vigilanza senza pause, massima allerta all’esterno, ma assiduo controllo anche in casa. Dicono che da lì nasca la sua amarezza, per quel «pettegolezzo che lo colpisce nella sua professione».