Marcello De Cecco, Affari & Finanza, 1/6/2009, 1 giugno 2009
LA CURA DRAGHI E IL CIGNO NERO DELLA LEHMAN
L’ anno scorso, quando il governatore Draghi lesse le sue considerazioni finali, quasi nessuno poteva prevedere che solo qualche mese dopo i gestori della politica economica americana avrebbero manifestato una perdita di coscienza tanto grave da far fallire la banca d’ investimenti Lemhan Brothers. Senza quel terremoto, probabilmente, la crisi del sistema bancario e parabancario americano non avrebbe raggiunto le dimensioni epocali che ha raggiunto, e assai minori conseguenze sulla finanza e l’ intera economia mondiale ne sarebbero discese. Questa, e non la crisi dei mutui subprime, è il vero "cigno nero", l’ evento assolutamente imprevedibile e che invece si è verificato. Quella dei mutui subprime era una pentola che bolliva da parecchio e che in molti avevano previsto sarebbe esplosa. Un atto di assoluta dissennatezza da parte del ministro Paulson, come l’ aver lasciato fallire la Lehman, nella sua folle imprevedibilità, ha prodotto quasi da solo il totale inaridirsi di tutte le fonti di finanziamento e di pagamento e ha costretto i produttori di merci e servizi di tutto il mondo a bloccare traumaticamente le proprie attività.«Continuo a pensare che giugno e luglio dovrebbero essere due mesi di ridimensionamenti delle Borse, ma c’ è qualche dubbio spiega l’ Operatore Anziano E i dubbi vengono dal fatto che oggi tutti hanno paura a far scendere i mercati. Si sta creando questo clima da scampato pericolo, e nessuno ha voglia di rovinare la festa. In più c’ è in giro una liquidità spaventosa a costo praticamente zero, che in buona parte finisce proprio sui mercati. Insomma, sarebbe una buona cosa se le Borse scendessero, ma sono sostenute dalla paura. E stanno lì, un po’ su e un po’ giù". New trend. Ormai è chiaro che l’ informatica dilagherà nel mondo grazie ai telefonini. Più versatili, più semplici e meno costosi dei personal computer. E quindi, esattamente come agli inizi della storia dei Pc, tutti fanno un po’ tutto. In America, due operatori telefonici, At&t e Verizon, puntano sui notebook, Nokia si appresta a lanciare un telefonino che in pratica è un Pc e in più si è messa a vendere musica attraverso un suo negozio (Ovi) on line. Intanto, tutti si aspettano un colpo a sorpresa di Steve Jobs, l’ uomo dell’ iPhone. Forse un nuovissimo netbook. Motori. WolframAlpha non dice niente a nessuno. In realtà, se lo provate, potete avere un’ idea di come saranno i futuri motori di ricerca su Internet. Quando gli fate una domanda, vi arriva una risposta e non diecimila segnalazioni, fra cui spesso ci si perde. Wolfram, però, nasce per i matematici e quindi è bravo soprattutto nei calcoli. Ma la strada è quella giusta: una domanda, una risposta. Esattamente come capita a noi, tutti i giorni, quando chiediamo l’ ora o la strada per Torino a qualcuno. O dove diavolo si trova Aixen Provence. Casa reale. Carlo Cracco, uno dei più apprezzati chef di Milano, è stato invitato personalmente da Carlo d’ Inghilterra a cucinare prossimamente piatti italiani per sua madre, S.M. la Regina Elisabetta. Il principe di Galles ha avuto l’ occasione di assaggiare recentemente alcune specialità dello chef vicentino a Londra e a Roma. Il made in Italy forse è un po’ in crisi, ma il cibo non ancora. Bellezza. "La crisi frena i ritocchi di bellezza, decisamente fuori luogo i grandi lifting facciali, insomma è tempo di crisi per la chirurgia estetica. Vanno forte però gli interventi classici, liposuzione e protesi mammarie e le pazienti cominciano a tirare sul prezzo, a contrattare, a chiedere ribassi, prezzi speciali, anche per interventi soft". E’ la riflessione del chirurgo estetico lombardo Marcello Melandri. "In giro ci sono troppi improvvisatori che si spacciano per chirurghi estetici e procurano ai pazienti gravi danni". Fatima D’ Cunha, bolognese, indiana d’ origine, studi in America, Australia e in Italia, è una delle poche donne specializzate in chirurgia estetica. "Non mi lamento, ma la parola rinvio è sulla bocca di tutti, uomini e donne. Vedremo più in la, dicono. Molti viaggiano oltre confine, est Europa, in Tunisia e in Marocco, dove il bisturi ha prezzi decisamente più popolari". -