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 2009  giugno 01 Lunedì calendario

Vita nuova a Piazza Affari: cambiano i nomi degli indici, anche se non cambia molto la sostanza perché la composizione dei nuovi panieri ricalca (quasi) esattamente quella dei vecchi che vengono sostituiti

Vita nuova a Piazza Affari: cambiano i nomi degli indici, anche se non cambia molto la sostanza perché la composizione dei nuovi panieri ricalca (quasi) esattamente quella dei vecchi che vengono sostituiti. Comunque, bisogna abituarsi. Da domani primo giugno ai nastri di partenza a Piazza Affari sono i nuovi indici Ftse Italia dopo le nozze tra Borsa Italiana e il listino di Londra. Al posto dello S&P/Mib da lunedì prossimo partirà, con la stessa metodologia di calcolo e lo stesso numero di titoli (40), l’indice Ftse Mib mentre andranno in soffitta i più o meno vecchi e gloriosi Mibtel, Midex, Mex, Mib settoriale, Mib R e All Stars. Quest’ultimo sarà sostituito dal Ftse Italia Star. In particolare, a rappresentare la performance di tutti i titoli quotati e a dare il senso complessivo dell’andamento del mercato ci sarà, al posto dello storico Mibtel (che venerdì ha chiuso la sua ultima seduta con un calo dell’1,09%), il nuovo Ftse Italia All Share (con un paniere di 250 titoli anziché 275). Gli altri indici sono: Ftse Italia Mid Cap, Ftse Italia Small Cap e il Ftse Italia Micro Cap. Il Mibtel se ne va avendo acquisito un buon risultato, anche se non straordinario. In più di quindici anni di vita questo indice, partito il 3 gennaio del 1994 con una base di 10 mila punti e che venerdì ha chiuso a 15.743 punti, ha guadagnato il 57,43%. In mezzo c’è stato in boom della New Economy degli Anni Novanta, poi il nuovo strappo del promo decennio del XXI secolo, ma ognuna delle due scalate è stata seguita da un rovinoso tracollo. Il Mibtel ha toccato il suo massimo il 6 marzo del 2000 a 34.819 punti. Il singolo giorno in cui ha registrato la maggiore variazione al rialzo è stato piuttosto recente, cioè lo scorso 13 ottobre 2008, con un balzo del 10,93%. L’arrivo dell’indice Ftse Mib giunge, invece, a poco più di cinque anni dall’esordio in Piazza Affari dello S&P/Mib, avvenuto il 2 giugno del 2003. Il paniere, che contiene le azioni delle 40 società a maggiore capitalizzazione quotate sul listino milanese, era entrato nella sua piena operatività soltanto il 20 settembre dello stesso anno, ovvero nell’ultimo giorno di esistenza del Mib 30, che è andato a sostituire. Gli indici Ftse Italia sono stati realizzati utilizzando gli standard di Ftse riconosciuti a livello mondiale e utilizzati dagli investitori internazionali. Le principali caratteristiche metodologiche sono un filtro per la liquidità, un livello minimo di flottante e l’inclusione di una sola tipologia di azione per società. Viene inoltre applicata una regola legata alla nazionalità per cui le azioni estere non possono essere inserite negli indici, ad eccezione del Ftse Mib e del Ftse Italia All Share. Ftse Group, abbreviazione di Financial Times Stock Exchange, è una società indipendente nata originariamente come joint-venture tra la testata giornalistica finanziaria e la società che gestisce la Borsa di Londra, il London Stock Exchange. E proprio da questa società prende nome il principale indice azionario della City, il Ftse 100, che racchiude le cento società più capitalizzate quotate sul listino londinese. Ftse Group è attiva nella creazione e gestione di oltre 120 mila classi di indici azionari, obbligazionari e di finanza alternativa con uffici a Londra e nelle altre capitali finanziarie mondiali. Ovviamente Milano è fra le perle dell’impero.