Chiara Sottocorona, Corriere Economia 1/6/2009, 1 giugno 2009
Navigatori pigri, visitato un sito su 100 - Raddoppia il tempo trascorso sulla Rete, ma gli utenti finiscono sempre sulle stesse pagine - Poco curioso, abitudinario, intento soprattutto a coltivare online i contatti con gli amici e i familiari
Navigatori pigri, visitato un sito su 100 - Raddoppia il tempo trascorso sulla Rete, ma gli utenti finiscono sempre sulle stesse pagine - Poco curioso, abitudinario, intento soprattutto a coltivare online i contatti con gli amici e i familiari. il ritratto del navigatore italiano che emerge da una ricerca di Survey Shack realizzata per conto di Microsoft tra l’8 e il 16 aprile, su un campione europeo di oltre 6 mila internauti. L’indagine rivela che la parte frequentata del web non é che la punta dell’iceberg: oltre il 99% della Rete, con i suoi oltre 200 milioni (231.510.169, per l’esattezza) di siti disponibili, rimane pressoché sconosciuta. Anche se le connessioni aumentano (il 73% dei navigatori italiani è online una volta al giorno), in media un internauta su quattro si limita ad aprire tre o quattro siti durante una sessione. E quasi sempre gli stessi. «C’è un orientamento sul web verso ciò che è più familiare – spiega Stefano Santinelli, general manager di Microsoft per il consumer e l’online.’ . Anche nel caso degli internauti più attivi, il 25%, su otto siti visitati durante una sessione solo due sono estranei a precedenti navigazioni. Per questo abbiamo aggiunto nuove funzionalità con suggerimenti e facilità di navigazione sul browser Internet Explorer 8.0 ed abbiamo appena lanciato il sito Explore a bit More, che offre una guida interattiva per far a scoprire in tutta sicurezza il meglio del web ». Quasi la metà degli italiani usa Internet: 28 milioni e 255 mila secondo l’ultima rilevazione Nielsen di dicembre scorso. Sono 11 milioni a connettersi in larga banda e 6 milioni dal cellulare. Ma le enormi potenzialità della Rete non vengono sfruttate, benché sia in aumento anche il tempo trascorso online: in media da 30 minuti a un’ora al giorno per il 20,8% degli italiani (mentre il 39% degli europei dedica al web tra le sette e le 15 ore alla settimana). Per scoprire nuovi siti la metà dei navigatori intervistati dice di fidarsi delle indicazioni degli amici o delle riviste. Pochi osano avventurarsi nel pianeta web, anche per paura di incappare in virus o di farsi rubare dati personali. «Le preoccupazioni in termini di sicurezza sono fondate – commenta Dame Wendy Hall, fondatore di Web Science Research Initiative ”. Ma l’impressione è che le persone siano anche pigre o troppo occupate per avventurarsi ad esplorare nuovi siti». Che cosa cambia con il web mobile ? Non molto. Le categorie scelte sono le stesse: al primo posto i portali generalisti, visitati dal 90% dei navigatori mobili. Le mail sono consultate da oltre il 50% degli utenti web via telefonino, e i siti di news ne attraggono un terzo. «Rispetto agli accessi via computer emerge il successo dei siti che forniscono informazioni di utilità: meteo, mappe o siti per avere i risultati degli eventi sportivi – osserva Ombretta Capodaglio, marketing manager di Nielsen Online ”. Tra i più visitati negli ultimi 12 mesi spiccano i social network, frequentati ora dal 14% dei navigatori mobili, mentre erano appena al 4% un anno fa. Ma è quasi raddoppiata anche la percentuale di visitatori ai siti di informazione finanziaria ». Probabile effetto della crisi.