Enrico Franceschini, la Repubblica, 30/5/2009, 30 maggio 2009
MI6 IL GRAN BALLO DELLE SPIE PER I 100 ANNI DEGLI 007
Per una volta, somiglieranno davvero a James Bond: smoking, Martini, una banda che suona sullo sfondo, donne che volteggiano sulla pista. Un mondo così, gli 007 della realtà, lo vedono di rado, a differenza della loro versione cinematografica: ma quest´anno, per celebrare il centenario della loro organizzazione, hanno organizzato un party in abito da sera. Dove e quando si terrà, è un segreto: non per nulla, trattandosi del "ballo dello spie", come lo ha soprannominato la stampa inglese. E non tutti, per la verità, sono d´accordo sull´iniziativa: «E´ il servizio segreto, accidenti», brontola un veterano del settore, lasciando capire che certi riti dovrebbero essere lasciati ai Vip della moda, dell´arte o del football. Ma la notizia fornisce ai media lo spunto per riflettere su come è cambiato il servizio segreto di Sua Maestà.
Cent´anni sono di per sé una medaglia: la Cia ha soltanto sessant´anni, il Mossad è ancora più giovane. Non è solo l´età, tuttavia, ad aver dato allo spionaggio britannico la sua reputazione: insieme al corpo diplomatico, era uno dei punti di forza del British Empire, e non è del tutto declinato dopo la scomparsa dell´Impero. Fu creato nel 1909, per rispondere ai timori di un´invasione dalla Germania. Pochi mesi dopo si suddivise in MI6, spionaggio esterno, e MI5, controspionaggio interno. La sigla "MI" sta per "military", perché fece a lungo parte delle forze armate. Ufficialmente non esisteva: una legge lo ha formalizzato soltanto nel 1989, non a caso dopo la caduta del muro di Berlino, che segnò la fine del suo principale nemico, il comunismo. Il direttore generale non poteva nemmeno essere nominato: veniva identificato dai giornali con una lettera dell´alfabeto, "C", dal cognome del primo capo, Cumming. La tradizione è rimasta, ma oggi il nome del capo, John Scarlett, è noto a tutti e c´è un sito Internet per rivelare attività e compiti. Il sito serve anche a reclutare nuovi agenti. Un tempo si diceva che non sei tu a cercare lo spionaggio, è lo spionaggio che viene a cercarti. Ora l´arruolamento avviene con inserzioni: "Vuoi girare il mondo, conoscere persone interessanti e rischiare la vita?" affermava una sull´Economist. Più che Sean Connery o Daniel Craig, si cercano donne, minoranze etniche, specialisti di Internet.
A nessuno viene fornita un´Aston Martin: gli odierni agenti, al "ballo delle spie", ci andranno con l´utilitaria e pagheranno di tasca propria, perché non sta bene mettere un party in conto allo stato, specie in tempi di crisi economica e scandalo dei rimborsi spese dei deputati. In compenso, dopo l´11 settembre 2001, il budget dei servizi segreti britannici è raddoppiato, arrivando a 2 miliardi di sterline l´anno (2 miliardi e mezzo di euro). La maggior parte dei soldi vanno a finanziare i programmi antiterrorismo dell´MI5, ma l´MI6 continua ad avere più glamour.