Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2009  maggio 30 Sabato calendario

30/5/2009 (13:1) - LUTTO NELLA LETTERATURA

E’ morto lo scrittore Nico Orengo

Nico Orengo era nato a Torino nel 1944
+ Sotto i Balzi Rossi tra mare e cemento
AUDIO La sorridente docilità del carattere L. MONDO

Storico giornalista de La Stampa era stato anche responsabile dell’inserto Tuttolibri
TORINO
 morto la scorsa notte, all’età di 65 anni, Nico Orengo, per trent’anni giornalista de La Stampa, di cui è stato anche responsabile dell’inserto Tuttolibri, e scrittore. Soffriva da tempo di problemi cardiaci e polmonari ed era ricoverato da qualche giorno nell’ospedale Molinette. Nato nel capoluogo piemontese, Orengo, molto legato alla Liguria di cui era originaria la sua famiglia, è stato uno dei più originali scrittori italiani. stato anche autore di versi e ha pubblicato filastrocche per bambini. Nel 1978 arriva a La Stampa dove inizia a occuparsi dell’inserto culturale Tuttolibri diventandone poi responsabile nel 1989.

Nato a Torino nel 1944, Nico Orengo ha lavorato all’Einaudi dal 1964 al 1977, entrando quindi a «La Stampa». Dal 1989 al 2007 ha diretto l’inserto settimanale «Tuttolibri». Ha esordito da Feltrinelli nel 1969 con il romanzo sperimentale «Per preparare nuovi idilli». La prosa, nella sua testimonianza, si alterna con la poesia. «Islabonita» è l’ultimo romanzo, da Einaudi, per i cui tipi sono usciti, fra l’altro, «Ribes», «Le rose di Evita», «La curva del Latte». «La guerra del basilico» e «Di viole e di liquirizia», storia ambientata nelle Langhe. Da Guanda, la galleria lirica «Narcisi d’amore. Poesie 1974-1994». E’ autore anche di filastrocche, conte, ninnenanne: «A-ulì-ulè» (Einaudi).

Il suo «Inchiostro delle voci»
Da Sciascia e Soldati ad Arpino e Calvino, da Rigoni Stern e Fruttero & Lucentini a Celati e Tondelli, da Bertolucci e Moravia a Del Buono e Meneghello. Sono stati decine e decine gli scrittori intervistati da Nico Orengo. Fra gli stranieri Soriano e Puig, Dürrenmatt e Burgess : colloqui raccolti nel volume de La Stampa «L’inchiostro delle voci», 1992

L’anguilla di «Islabonita»
Un’anguilla arrivata dal Mar dei Sargassi, una donna un po’ maga e un intrigo alla Ambler: è l’ultimo romanzo di Nico Orengo, «Islabonita», nella Liguria Anni 20. Una Liguria - ha scritto su Tuttolibri Carlo Fruttero - per cui Orengo da sempre porta un amore totale, raccontandone con straordinaria evidenza e poesia i sassi, gli arbusti,gli odori, i sentieri, le onde

I suoi versi
Tra i libri di poesie di Nico Orengo, «Canzonette di mare»: «Fu di farfalla il battito/ leggero, una ferita/che si allargò nell’aria,/un segno di matita/ sospeso come un’onda/che s’incanta nel timore/di una riva»