Luigi Bignami, repubblica.it 30/5/2009, 30 maggio 2009
Ogni anno l’International Institute for Species Exploration dell’Università dell’Arizona (Usa) e una commissione internazionale di tassonomisti (coloro che definiscono il nome di un organismo vivente di cui non si conosceva l’esistenza) fanno il censimento delle nuove specie trovate sul pianeta e da esse scelgono le 10 considerate più "strane"
Ogni anno l’International Institute for Species Exploration dell’Università dell’Arizona (Usa) e una commissione internazionale di tassonomisti (coloro che definiscono il nome di un organismo vivente di cui non si conosceva l’esistenza) fanno il censimento delle nuove specie trovate sul pianeta e da esse scelgono le 10 considerate più "strane". Tra le più bizzarre: un cavalluccio marino grande come un pisello (è lungo non più di 13 millimetri) che vive in prossimità di un’isola dell’Indonesia, il più piccolo serpente del mondo (lungo 10 centimetri) che vive alle Barbados, una pianta di caffè senza caffeina dell’Africa centrale. Le altre specie strane: un batterio estremofilo (ossia che vive in ambienti estremi) che si trova a suo agio nella lacca per capelli; il più antico vertebrato viviparo (che dà alla luce organismi privi di uova), il cui pesce "madre" risale a 380 milioni di anni fa e i cui fossili sono stati scoperti nell’Australia occidentale; un pesce di colore blu che ha il suo habitat nelle profondità della scogliera dell’isola di Ngemelis, nell’Oceano Pacifico; un gasteropode la cui conchiglia si attorciglia e si sviluppa su 4 assi e che vive in Malesia, una lumaca chiamata "fantasma", per il suo colore biancastro. Vi è poi il più lungo insetto del mondo, che assomiglia ad un insetto stecco, ma che dalla testa alla coda misura oltre 35 centimetri e una palma di cui non si conoscono più di 100 individui, tutti in Madagascar, i quali dopo aver dato i primi frutti muoiono e collassano.