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 2009  maggio 28 Giovedì calendario

CHI ODIA CHI E PERCH


Togliatti e mio nonno litigavano moltissimo, tanto tempo fa. Togliatti era ovviamente il segretario generale del partito comunista italiano e, allora, ministro di Grazia e Giustizia. Mio nonno Dante Veroni era deputato della Democrazia del lavoro, un piccolo partito laico, e sottosegretario alla Giustizia. Togliatti e lui si stimavano molto, ma litigavano di continuo. Togliatti aveva verso la democrazia cristiana e la destra atteggiamenti non tolleranti ma politici, desiderava collaborazione più che disdegno, pensava alla sopravvivenza e alle conquiste politiche dei comunisti, temeva quanto accadeva in Grecia con la messa fuori legge dei comunisti. Mio nonno detestava democristiani e destre, aveva saldi principii democratici e laici. Quando arrivarono la conferma nella Costituzione dei Patti Lateranensi o l’amnistia per i fascisti, apriti cielo.
Sin da allora, l’odio da cui Berlusconi lamenta d’essere assediato da parte dell’opposizione di sinistra non esisteva affatto. Non c’è mai stato neppure adesso: i favori legislativi resi dalla sinistra a Berlusconi sono anzi strepitosi, vanno ben oltre la questione pure essenziale del conflitto d’interessi. La sinistra non è mai stata indifferente al consenso popolare raccolto da Berlusconi, non ha mai pensato che Berlusconi non fosse la causa ma il sintomo d’una condizione italiana, non ha mai creduto che la gente lo votasse perché lo trova divertente. L’odio è un sentimento di élite. Gli unici che hanno odiato e forse odiano ancora Berlusconi, perché si vergognano di lui e della fama ridicola che riverbera sul Paese, sono altri.
Sono quelli simili a mio nonno. Persone rigorose, rette, di buona educazione, colte, fedeli ai principii, rispettosi della forma (anche troppo), borghesi sprezzanti, convinti che il comando nel Paese spetti a gente non diversa da loro. «Persone da Partito d’Azione», si diceva. Democratici assoluti ma conservatori, a volte reazionari. Ovvio aggiungere che queste persone sono poche, e saranno sempre di meno man mano che la ferocia, la truffa e la rozzezza fanno in Italia passi da gigante. Pure il famoso odio andrà quindi attenuandosi. E se nel frattempo Berlusconi la piantasse di commettere scorrettezze che possono renderlo detestabile? Non c’è da contarci. A quell’età non si cambia.