FEDERICO DE ROSA, CORRIERE DELLA SERA 27/5/2009, 27 maggio 2009
Passera: in Telecom molto da fare. Bene Bernabè - Il management di Telecom Italia ha fatto finora tutto ciò che doveva per cercare di rimettere il gruppo in carreggiata
Passera: in Telecom molto da fare. Bene Bernabè - Il management di Telecom Italia ha fatto finora tutto ciò che doveva per cercare di rimettere il gruppo in carreggiata. Ma, a detta di Corrado Passera, questo non basta. Secondo l’amministratore delegato di Intesa Sanpaolo, azionista con il 10,6% di Telco, la cassaforte del gruppo telefonico, per arrivare alla svolta «c’è ancora parecchio lavoro da fare». Finora, ha spiegato Passera a margine della presentazione della stagione 2009-2010 del Teatro alla Scala, quello che ha fatto Franco Bernabè era «un lavoro assolutamente necessario». Il taglio dei costi, la ristrutturazione e la nuova organizzazione erano, insomma, scelte obbligate. Ma adesso l’attenzione è rivolta alle prossime mosse. Dalle ipotesi di fusione con Telefonica, smentita dall’azienda. A, come ha detto lo stesso Bernabè, una più stretta collaborazione con i soci spagnoli. Sul mercato sono circolate diverse ipotesi su come Telecom potrebbe rafforzare il legame con Madrid. E lo snodo potrebbe essere Tim Brasil, rimasta, dopo la vendita della Francia e l’avvio della cessione della tedesca Hansenet, l’unico asset estero del gruppo telefonico con un certo appeal. Soprattutto per Telefonica che in Brasile controlla già Vivo ma in joint venture con Portugal Telecom. Gli spagnoli, di contro, hanno in Europa un network di compagnie mobili, O2, su cui Telecom potrebbe far leva per riprendere peso nel Vecchio Continente in un settore, quello della telefonia mobile, in cui è stata a lungo all’avanguardia. Sul mercato ci si interroga dunque su possibili scambi di asset con i soci spagnoli, di cui si è anche parlato in passato. Rinunciare al Brasile, tuttavia, vorrebbe dire per Telecom uscire da un Paese ad alto potenziale di crescita, difficile da trovare in Europa se non ad Est. Una cosa è certa: il mercato è in grande movimento. E in quest’ottica Telecom potrebbe scegliere, dunque, di vendere Tim Brasil e impiegare il ricavato per concentrarsi su una strategia di rafforzamento europeo. La cessione della controllata brasiliana frutterebbe dai 4 ai 5 miliardi di euro, incluso il premio di controllo, che non sarebbero però sufficienti per rilevare 02 Uk, 02 Germany, 02 Ireland e le 02 dei paesi dell’Est. Ma per diventare azionisti di una società a cui verrebbero conferiti questi asset, sì. Si tratta solo di ipotesi, da cui Telecom ha preso le distanze smentendo qualunque piano in tal senso. Intanto ieri dall’Argentina è arrivato un nuovo stop ai piani del gruppo. La I Sezione della Corte d’appello di Buenos Aires ha confermato la sospensione delle opzioni in mano a Telecom per ottenere il controllo di Sofora, la holding a cui fa capo Telecom Argentina, di cui il gruppo telefonico ha il 50% e una «put» per portarsi al 100%.