Elena Polidori, la Repubblica 27/5/2009, 27 maggio 2009
Quattro milioni di immigrati regolari e al Nord un quinto dei bebè è straniero - Pianeta immigrati
Quattro milioni di immigrati regolari e al Nord un quinto dei bebè è straniero - Pianeta immigrati. Prima novità: il 2008 è l´anno del sorpasso, arrivano più extracomunitari che comunitari. Seconda notizia: su 60 milioni di residenti, 3,9 milioni sono vengono dall´estero. «Per dimensione e dinamica, la presenza straniera regolare rappresenta il più importante cambiamento sociale degli ultimi anni», scrive l´Istat. Perciò, i matrimoni misti (34 mila) sono ormai il 13,8% del totale delle nozze registrate in Italia. S´incrementano le nascite: 1,28 figli in media per le donne italiane, 2,40 per le straniere (in pratica, fecondità doppia); in alcune regioni del Nord (Emilia Romagna, Veneto, Lombardia) un quinto dei bebè non è italiano. Nelle scuole gli alunni stranieri (574 mila) sono saliti dell´87% negli ultimi cinque anni. Si inaugura la «seconda generazione» di immigrati: i minorenni sono circa 761mila, il 22,2% del totale degli stranieri residenti. All´interno di questo universo, vi sono una miriade di curiosità. Per esempio: da quando la Romania è entrata nella Ue, i matrimoni con sposa rumena e marito italiano si dimezzano (da 4 mila a 2.300). E lo stesso avviene con moglie rumena e sposo italiano (da 300 a 100). I rumeni tuttavia dominano la graduatoria degli stranieri residenti (780 mila). Altro fenomeno: gli immigrati residenti si spostano sul territorio molto più degli italiani e seguono specifiche «reti» territoriali. Cercano casa e lavoro non più solo nelle grandi città, ma anche nei capoluoghi di provincia, dove è più facile per loro «fare comunità». Soltanto la «rete» dei trasferimenti dei cittadini cinesi coinvolge in misura rilevante il Mezzogiorno. Per il resto, di preferenza, i pakistani vanno nelle aree a vocazione industriale, polacchi, serbo-montenegrini e macedoni dove si coltiva la vite, gli indiani prediligono agricoltura e zootecnia, moldavi e ucraini si spostano soprattutto nelle zone turistiche. E molto spesso non è solo un fenomeno legato alla manodopera stagionale. Per la prima volta, tra i nuovi disoccupati c´è anche lo straniero: è uomo, ha più di 40 anni e come tutti deve fare i conti con la crisi. Nel quarto trimestre 2008 la quota di stranieri disoccupati supera il 10% del totale dei senza lavoro.