Panorama, 28 maggio 2009, 28 maggio 2009
Primi movimenti nelle Acli in vista di una scomposizione dell’attuale centrosinistra. Con 980 mila iscritti e 8 mila strutture territoriali, tra cui 4 mila circoli, 105 sedi provinciali e 21 regionali, le Associazioni cristiane dei lavoratori italiani rappresentano la più importante realtà organizzata nell’area del laicato cattolico
Primi movimenti nelle Acli in vista di una scomposizione dell’attuale centrosinistra. Con 980 mila iscritti e 8 mila strutture territoriali, tra cui 4 mila circoli, 105 sedi provinciali e 21 regionali, le Associazioni cristiane dei lavoratori italiani rappresentano la più importante realtà organizzata nell’area del laicato cattolico. Fino al 1992 sono state legate alla Dc, dopo la fine della Balena bianca sono rimaste a gravitare nell’area del centrosinistra. Adesso, con l’eventualità di una sconfitta del Pd alle viste dell’appuntamento elettorale di giugno, e il rischio di un terremoto che finirebbe con lo spostare a sinistra il baricentro del partito di Dario Franceschini, dentro l’organizzazione guidata da Andrea Olivero ci si prepara a scenari diversi. Compreso quello di un ”nuovo centro” con moderati di varia estrazione e cattolici usciti dal Pd. Proprio allo scopo di agganciare il futuribile nuovo soggetto senza (almeno in un primo momento) impegnare direttamente le Acli nasce la fondazione Achille Grandi per il bene comune, sigla autonoma che vedrà al timone Michele Rizzi, vicepresidente nazionale delle Associazioni. Obiettivi: curare la formazione di una nuova classe dirigente di ispirazione cattolica e costruire una rete di esperti per scrivere proposte di legge e fare azioni di lobbying sui tipici temi aclisti. Il debutto è avvenuto il 25 maggio con padrini bipartisan: il ministro degli Esteri Franco Frattini e il sindaco di Venezia Massimo Cacciari.