varie, 27 maggio 2009
Giulia Marino, 78 anni. Casalinga milanese, madre di due figli, «educata, perbene», da quarant’anni era sposata con Emilio Delli Gatti, 90 anni, ex operaio ed ex poliziotto, che da quando tre anni fa era stato colpito da un ictus aveva cominciato a dare di matto, s’era messo in testa che la consorte l’aveva sempre cornificato e una volta s’era persino piazzato sulle scale del suo palazzo distribuendo a tutti dei volantini in cui aveva scritto che la Marino era una donnaccia e che i due figli non li aveva fatti con lui
Giulia Marino, 78 anni. Casalinga milanese, madre di due figli, «educata, perbene», da quarant’anni era sposata con Emilio Delli Gatti, 90 anni, ex operaio ed ex poliziotto, che da quando tre anni fa era stato colpito da un ictus aveva cominciato a dare di matto, s’era messo in testa che la consorte l’aveva sempre cornificato e una volta s’era persino piazzato sulle scale del suo palazzo distribuendo a tutti dei volantini in cui aveva scritto che la Marino era una donnaccia e che i due figli non li aveva fatti con lui. L’altra domenica dopo pranzo di nuovo prese a dare i numeri, a un certo punto ordinò alla moglie di togliersi i vestiti, lei lo assecondò per calmarlo ma lui, afferrato un coltello da cucina, le infilò la lama dieci volte nel petto e poi, quando la vide in terra, la colpì più volte nella schiena. Quindi andò a bussare alla vicina di casa, gridando: «Venite, mie moglie sta male, perde sangue». Fra le 15 e le 15.30 di domenica 17 maggio in un palazzo signorile in via Zanardini a Milano.