Bruno Ventavoli, La stampa 24/5/2009, 24 maggio 2009
PARTORIRA’ PER ME VOGLIONO UCCIDERLA" (+ 4
schede)-
La stanno minacciando perché mi sta facendo un regalo magnifico. Sarah Jessica Parker, la star di «Sex and the City», ha denunciato pubblicamente, in un’intervista alla Nbc, che la madre-surrogato delle sue due nasciture gemelle è scivolata in un inferno. Il suo computer è stato violato da misteriosi hacker. E’ bersagliata da intimidazioni. E come in quelle maledizioni che si espandono per sette generazioni, gli avvertimenti tracimano a tutta la cerchia di persone vicine. «I suoi amici sono stati minacciati, la famiglia è stata minacciata, e persino amici di famiglia sono stati minacciati».
Visto come stanno le cose, l’attrice teme per la sua incolumità e per quella delle vite che si porta in grembo. «Passo le notte in bianco per l’angoscia - ha detto -, è sconvolgente sapere che lei è lontana e io non posso aiutarla, anche perché quello che stiamo facendo è perfettamente lecito». Lei, Jessica Parker, vive a New York, nella city del sex, della vita elegante, della leggerezza. L’altra, la madre in affitto, è a centinaia di chilometri, forse, nel meno glamour Ohio.
Ha già un figlio
Sarah Jessica Parker ha 44 anni. E’ sposata con il collega Matthew Broderick, che sebbene impiguito nelle gote, mantiene lo stesso musetto adolescente che aveva nel lontano «Wargames». Hanno un figlio, James, di sette anni. Il loro matrimonio resiste da 12 anni che, per il mondo delle star, è una buona longevità. C’è stata maretta. Notizie di scappatelle extraconiugali. Poi lo scoop di «Star magazine»: la bibbia del gossip ha annunciato ad aprile lo scoop che i due aspettavano una coppia di gemelle grazie all’utero di un’altra. La pratica in America è legale (anche se foriera di non pochi traumi per chi è coinvolto). E molte donne dello schermo, per evitare lo stress dell’inseminazione, i malesseri della gravidanza, i probabili danni alla silhouette dei fianchi, ricorrono ad adozioni e maternità surrogate.
Set e sala parto
Più o meno quando nasceranno i due gemelli, in estate, ci sarà il ciak del secondo film di «Sex and the City», la serie che ha cambiato la carriera di Sarah Jessica Parker. Tratto da uno di quei libri chik lit che hanno mutato il costume di fine millennio, continua a essere un punto di riferimento nel noioso panorama tv. Lei, Sarah, interpreta il personaggio di Carrie Bradshaw, giornalista pettegola ed edonista, sessualmente parecchio attiva. La sua frase cult è «Gli uomini hanno scoperto il fuoco, ma è la donna ad aver scoperto come giocarci», sottintendendo che quelle fiammelle con il focolare e con i fornelli non c’entrano nulla. Dopo anni di allegri amplessi, come fossero tramezzini di un buffet, ha cominciato a dare segni di cedimento nella fiction, al pari delle colleghe. Ai sentimenti, prima o poi, bisogna cedere, per non scottarsi con il suddetto fuocherello. E così, tutte e quattro le protagoniste, un po’ con le madri malate, un po’ con i fidanzati più seduli, hanno mostrato una gran voglia di mettere la testa a posto nell’ultimo film.
Dato che Sarah Jessica è pure produttrice di «Sex and the City», è naturale che ci fossero contaminazioni tra le sceneggiature e la realtà. Anche lei in carne e ossa cercava una svolta domestica. «Volevamo allargare la nostra famiglia - ha detto nell’intervista tv -. Ci abbiamo provato per molti anni, abbiamo sperimentato varie vie, e poi abbiamo deciso per quest’ultima soluzione». Ovvero l’affitto di un apparato riproduttivo. E tutto, grazie a Dio e ai ginecologi è andato bene. La madre in locazione (per qualche migliaio di dollari) s’è ritrovata gravida di due gemelli. Impensabile, però, che il gossip restasse a guardare. In pochi giorni la presunta proprietaria dell’utero è stata individuata. Sarebbe Michelle Ross, divorziata, dell’Ohio. Lo stesso stato in cui era nata Jessica Parker.
Lei non ha mai confermato. Ma chiunque essa sia, la sua vita, è un tormento, come ha denunciato Sarah Jessica Parker. «I paparazzi hanno scambiato una sua amica incinta per lei e l’hanno inseguita sull’autostrada». «Subisce minacce continue. Facile immaginare che cosa possa provocare questo stress e questa paura sulla sua salute». «E’ ancora agli inizi della gravidanza, ha due gemelle in grembo, potrebbe essere molto pericoloso». «Non c’è nessuna scusante per ciò che sta accadendo. E’ inaccettabile».
Anche questo brivido giallo potrebbe essere un capitolo di «Sex and the City». Ma basta confrontare le immagini vere dei protagonisti per supporre che la realtà s’allontana dalla fiction. Sarah, nei suoi splendidi «forties», è snella, elegante, romantica. Per mano tiene il marito domato. Michelle, catturata dai paparazzi all’uscita di un supermercato, ha una tuta sformata, per contenere la pancia grossa come un melone. Scarpe da ginnastica, capelli legati, faccia gonfia di gravidanza. In mano ha solo un misero sacchetto di nylon da spesa. Neppure troppo pieno.
ITALIA
La legge vieta la fertilizzazione di più di tre ovociti, l’ovodonazione e la donazione di seme. Molte coppie sterili vanno all’estero: è «il turismo riproduttivo»
FRANCIA
L’affitto dell’utero è ancora illegale. Il Consiglio di Stato ha appena ribadito il «no» alla pratica. Ma il dibattito è aperto: e proprio ieri «Le Monde» ha dedicato una pagina al tema.
STATI UNITI
La pratica dell’utero in affitto è perfettamente legale: dal ”76, ci sono stati 28mila casi. Ma secondo un’inchiesta, dopo il caso della Parker, non sono poche le situazioni traumatiche.
UCRAINA
Come in altri Paesi dell’Est è legale affittare un utero. Anzi, la pratica è sempre più diffusa tra coppie straniere sterili. Esistono agenzie (anche sul web) che procurano la «madre»: per 20-40mila euro.