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 2009  maggio 25 Lunedì calendario

DAI CELLULARI AL SOFTWARE LIBERO I MERITI DEL PARLAMENTO EUROPEO


Le prossime sfide saranno sulla finanza e l’immigrazione

BRUXELLES – Difesa dell’ambiente, del modello sociale europeo e delle mino­ranze. Controlli anti-crisi sulla specula­zione finanziaria. Accesso alla musica via Internet e al software. I rischi per la salu­te provocati dall’agricoltura intensiva o dai telefoni cellulari. Perfino il pericolo di attacchi batteriologici e con la «bom­ba sporca». Sono questi alcuni dei molti temi su cui il nuovo Europarlamento, che verrà espresso dalle elezioni del 4­7 giugno prossimi, ha in programma di in­tervenire con decisioni destinate a incide­re sulla vita quotidiana di circa 500 milio­ni di abitanti. Nei 27 Paesi membri del­l’Ue si moltiplicano così gli appelli ad an­dare a votare per farsi rappresentare ade­guatamente nell’unica istituzione comu­nitaria eletta direttamente dai cittadini, che può riequilibrare dalla loro parte i po­teri del Consiglio dei governi e degli eu­roburocrati della Commissione europea. Nella legislatura conclusa gli eurode­putati – pur spesso criticati per la suddi­tanza alle lobby potenti, per i privilegi e per l’assenteismo – hanno dimostrato di poter fare molto per la collettività. Hanno ridimensionato la direttiva Bolke­stein, che intendeva iperliberalizzare per­fino nei servizi pubblici e introdurre una concorrenza con salari al ribasso. Hanno approvato riduzioni delle tariffe dei tele­foni cellulari e degli sms tra i Paesi mem­bri. Hanno appoggiato il movimento del

software libero, composto da piccole im­prese e organismi giovanili, respingendo norme sostenute dalle multinazionali dell’informatica. Hanno vietato i prodot­ti derivati dalle foche per fermare il mas­sacro di questi animali. Hanno ridotto l’uso dei pesticidi in agricoltura. Hanno evitato l’affossamento del regolamento Reach, che tutelerà la salute umana e l’ambiente dalle sostanze chimiche usate nei prodotti in commercio, sia pure accet­tando dilazioni e compromessi pretesi dalle industrie del settore. Per la prima volta hanno bocciato un commissario, Rocco Buttiglione, dimostrando che le nomine Ue non sono più un’esclusiva dei governi. La commissione parlamenta­re sulle illegalità del servizio segreto Cia in Europa ha rivelato gravi violazioni Usa dei diritti umani e ha sollecitato una mag­giore protezione dei cittadini e della loro privacy.

Nella prossima legislatura sono in pro­gramma interventi per evitare nuove cri­si finanziarie. Regole e controlli seri do­vrebbero venire imposti alle banche, ai fondi speculativi e alle agenzie di rating per tutelare i risparmiatori. Molti gruppi politici annunciano proposte sull’occupa­zione e il welfare improntate sul modello sociale europeo, rilanciato dal tracollo dell’economia Usa. Un duro scontro è at­teso sull’orario massimo di lavoro, che lobby britanniche e di altri Paesi nordici vorrebbero far estendere da 48 a 60-65 ore settimanali. Gli eurodeputati devono controllare l’enorme massa di denaro pubblico gestito dalle banche comunita­rie Bce di Francoforte e Bei di Lussembur­go. Va seguita la progressiva attuazione entro il 2020 dell’impegno Ue di ridurre del 20% l’emissione di gas inquinanti, mi­gliorare del 20% l’efficienza energetica e portare le energie rinnovabili al 20% del totale. C’è da convincere i grandi inquina­tori mondiali (Stati Uniti, Cina, India) a condividere la linea europea sull’ambien­te. Nuove misure dovrebbero limitare l’inquinamento provocato dalle coltiva­zioni e dagli allevamenti intensivi garan­tendo i consumatori anche dall’avanzata del «cibo spazzatura» e degli ogm. Verrà verificata l’attuazione del Reach, interve­nendo qualora le concessioni alle indu­strie chimiche risultassero eccessive.

Negli emicicli di Bruxelles e Strasbur­go si punta a fermare il traffico di esseri umani e le tragedie provocate dall’afflus­so di immigrati illegali verso l’Ue. Il siste­ma europeo Frontex dovrebbe essere po­tenziato per difendere le frontiere comu­nitarie introducendo la collaborazione tra i Paesi Ue del Mediterraneo in prima linea e gli altri Stati membri (dove i clan­destini potrebbero trasferirsi). Interventi sono annunciati sul diritto di asilo e sul­la protezione dei minori anche dalla pe­dofilia via Internet. Va definito un qua­dro di difesa dell’Ue da attacchi nucleari, batteriologici, chimici e dalla «bomba sporca» con componenti radioattive.

L’Europarlamento vedrà aumentare ul­teriormente i suoi poteri co-decisionali con il Consiglio dei governi, se il secon­do referendum in Irlanda sul Trattato di Lisbona sbloccherà l’entrata in vigore delle riforme sul funzionamento dell’Ue. Anche le nomine del presidente e del re­sponsabile degli Esteri stabili del Consi­glio dei governi (ora guidato dalle presi­denze nazionali semestrali) verrebbero approvate dall’Assemblea comunitaria.