Marco Galluzzo, Corriere della sera 25/5/2009, 25 maggio 2009
«CONOSCO LA FAMIGLIA DA 10 ANNI L’HO INCONTRATA QUANTTRO VOLTE»
Berlusconi: a Capodanno era in Sardegna, ma è tutto pulito
ROMA – «Una tonnellata di falsità, conosco la famiglia di quella ragazza da più di 10 anni, ma per carità...». Il presidente del Consiglio è appena rientrato a casa dallo stadio. Ha visto il Milan perdere contro la Roma, i tifosi contestargli per la prima volta, e in modo vistoso, la gestione finanziaria della squadra. Voleva distrarsi, non c’è riuscito. Una brutta giornata: è inferocito, si sfoga con i suoi, «verrebbe voglia di mandare..., beh lasciamo perdere, ma quanta ingratitudine!».
Ovviamente non è il Milan il principale dei pensieri del capo del governo. La vicenda Noemi, i rapporti con la famiglia di Casoria, sono il primo argomento del dibattito politico. Il tono dello scontro è in salita. Lo attacca Dario Franceschini; chiede verità Massimo D’Alema, che apertamente lo accusa di mentire; propone una commissione d’indagine Emma Bonino; reclama le dimissioni il Pdci.
La sensazione è che il Cavaliere non abbia ancora deciso che strada prendere: riferire addirittura in Parlamento, come accenna in qualche intervista alle tv locali; continuare a farsi scudo del diritto alla privacy per minimizzare una vicenda che il suo staff riconduce al gossip di quart’ordine (legato all’imminenza della tornata elettorale europea), ma comunque lo turba e lo preoccupa, innanzitutto per le conseguenze sulla sua immagine all’estero.
«Vedrete che il padre della ragazza – confida a chi lo ascolta – chiarirà ogni cosa in un’intervista, dirà lui della genesi dei nostri rapporti». Il riferimento è alla versione dell’ex fidanzato di Noemi, che ha ricostruito così l’inizio dei rapporti fra la ragazza e il Cavaliere: una telefonata del premier all’improvviso, un numero di telefono preso da un book fotografico, appena pochi mesi fa. Per il capo del governo non c’è niente di più falso: «Non ho mai visto nessun book, questa storia è totalmente inventata, non l’ho mai chiamata, ma figuriamoci... ».
La versione del presidente del Consiglio smentisce le ricostruzioni dei cronisti di Repubblica che hanno intervistato l’ex fidanzato, ma conferma almeno un dato rivelato dal quotidiano romano: «Ho visto Noemi non più di quattro volte, l’ho già detto, e certamente tre volte in pubblico. A Roma, accompagnata dalla madre. A Villa Madama. Non c’è mai stato niente che non sia stato più che pulito e trasparente. vero che è stata ospite a casa mia a Capodanno, insieme a tanti altri ospiti, non capisco perché debba costituire uno scandalo. Serve solo a insinuare. Cosa? Sesso? Ma quale sesso, per favore non scherziamo... ».
Noemi è stata a Villa Certosa, in Sardegna, a fine anno: lo conferma dunque il capo del governo. Aggiunge un altro dettaglio di cronaca: «La prima volta che ho visto questa ragazza è stato a una sfilata, non certo in un book. Ma guardi, il solo fatto che io debba mettermi qui a riferire di cose che riguardano la privacy, se non mia, di un’altra famiglia, del tutto innocente, del tutto estranea alle vicende politiche, è qualcosa che mi fa rabbrividire. Questi signori o chi per loro non sanno più a cosa attaccarsi per cercare di far del male al sottoscritto. Il problema è che il male lo fanno al Paese. Io sono indignato, ma ho la coscienza a posto...».
Si ostenta solo serenità nello staff del premier. Paolo Bonaiuti, che a Palazzo Chigi è sottosegretario e che da anni è il portavoce del Cavaliere, attende altri «colpi bassi» e ricostruisce parlando «di mero gossip, pettegolezzo di infimo valore per nascondere che l’opposizione è al tubo del gas, che rischia di essere spazzata via alle prossime elezioni ».
L’avvocato e deputato Niccolò Ghedini, amico personale e consigliere del presidente del Consiglio, bolla invece così l’intervista all’ex fidanzato di Noemi: « Repubblica è oggettivamente aggressiva e diffonde affermazioni completamente destituite di fondamento, per questo stiamo valutando le iniziative da intraprendere. In ogni caso questa non è una priorità perché il presidente in questo momento è impegnato nelle attività di governo e nella campagna elettorale, ma non esclude che nei prossimi giorni si deciderà cosa fare, che si tratti di un’azione civile con richiesta di risarcimento o di un’azione penale per diffamazione. Decideremo presto».