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 2009  maggio 17 Domenica calendario

BASTANO 6700 EURO E UN VIAGGIO IN UCRAINA


Il suo pancione lo mostra con fierezza. Ma oltre a quello, si vedono i tratti di una donna di 66 anni. Elizabeth Adeney sta per diventare la mamma più anziana del Regno Unito, superando il record precedente di una donna di 62. Il bambino è all’ottavo mese, quando nascerà si ritroverà una madre che potrebbe essere tranquillamente sua nonna. Elizabeth è divorziata, una ricca donna in carriera, nella sua vita ha tentato tutto, ma non ha trovato l’uomo giusto per fare un figlio.

E allora, a sessant’anni ha sentito che le mancava qualcosa e, dato che non poteva sottoporsi alla fertilizzazione in vitro nel Regno Unito – le cliniche non trattano le donne over 50 – è andata a est, in Ucraina, dove le è stato messo a disposizione l’ovulo e lo sperma di donatori. «Era disperata, voleva un bambino», ha dichiarato un amico della donna al Daily Mail, «era al settimo cielo quando ha appreso che era incinta». Nonostante il pancione, la donna continua a lavorare. La gravidanza fino ad ora è stata perfetta, riferiscono le persone che le sono vicino. E tutto è pronto per il nascituro, che verrà alla luce con un parto cesareo elettivo. La madre può mettergli a disposizione tutto, tranne che un padre. Ha già assunto una balia che si trasferirà nella sua casa da 670mila euro per seguire il figlio in ogni momento del giorno e della notte. Ma il caso ha sollevato una serie di forti critiche, da parte di chi vede in questo tipo di interventi qualcosa di profondamente innaturale. Il servizio sanitario nazionale, il cosiddetto NHS, sottopone all’intervento solo le donne under 40. Un portavoce della chiesa d’Inghilterra ha dichiarato, senza mezzi termini, che «un figlio è un dono e non un diritto». «Bisogna prima pensare», ha aggiunto, «al bene del bambino e non a quello del genitore». Con l’età, inoltre, aumentano i rischi sia per la donna che per il figlio, dato che possono insorgere alcune patologie. La precedente mamma più anziana del Regno, Patti Farrant, 62 anni, aveva dato alla luce un figlio nel 2006, grazie a un ovulo ricevuto dalla Russia. In Gran Bretagna, infatti, le donazioni – che non vengono pagate – sono in costante diminuzione. quindi nato un vero e proprio commercio con i Paesi dell’Est Europa. A partire dall’Ucraina, con la clinica Isida di Kiev, dove le donne possono ricevere il trattamento per 6700 euro. Il quotidiano Daily Mail ha mandato una sua giornalista sotto copertura, che si è finta una madre di 43 anni che voleva avere un figlio. I medici, senza un colloquio iniziale, le hanno subito offerto di sottoporsi al trattamento. E la clinica Isida non pone nessun limite di età. Non si sa esattamente quanto vengano pagate le donatrici di ovuli, ma dovrebbe essere pari a qualche centinaia di euro. Il caso record al mondo spetta ancora all’indiana Omkari Panwar, che l’hanno scorso a 70 anni, vicino a Nuova Delhi, ha dato alla luce due gemelli.