Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2009  maggio 20 Mercoledì calendario

Corriere della sera in agitazione. De Bortoli e i giornalisti: tagli irricevibili - Irricevibile. Così ha definito il piano di ristrutturazione aziendale firmato Rcs Quotidiani il direttore del Corriere della sera, Ferruccio de Bortoli

Corriere della sera in agitazione. De Bortoli e i giornalisti: tagli irricevibili - Irricevibile. Così ha definito il piano di ristrutturazione aziendale firmato Rcs Quotidiani il direttore del Corriere della sera, Ferruccio de Bortoli. A pesare sarebbe, secondo quanto risulta a ItaliaOggi, il taglio previsto di 70 giornalisti nella redazione dello stesso quotidiano di via Solferino, soprattutto attraverso la formula dei prepensionamenti. Nel frattempo, anche l’assemblea dei giornalisti ha respinto all’unanimità, sempre ieri, le ipotesi sui tagli di costi redazionali ed editoriali così come prospettati dall’azienda. E il termine usato per definire le misure che la casa editrice vorrebbe attuare è sempre lo stesso: «Ipotesi irricevibili». I giornalisti sottolineano, poi, che «gli azionisti del gruppo Rcs-Corriere della Sera hanno immesso risorse dal 2003 ad oggi per 4 milioni di euro e incassato dividendi per 274 milioni di euro». La redazione critica l’atteggiamento aziendale di «fare cassa con la testata Corriere della Sera, invece di investire in modo produttivo» e, per questo, conferma il pacchetto di 6 giorni di sciopero già affidato al comitato di redazione». Iniziano a prendere così forma le prime reazioni contrarie alla cura che Rcs Quotidiani ha messo a punto per risollevare i propri conti e superare la crisi. Sul piatto della bilancia Rcs Mediagroup, guidata dall’a.d. Antonello Perricone, mette infatti «una manovra complessiva superiore a 200 milioni di euro, comprensivi di tutte le voci rilevanti, inclusa quella relativa al costo del lavoro». Se il grosso dei tagli dovrebbe coinvolgere la Spagna, in Italia il desiderio sarebbe di risparmiare 50 milioni nell’area quotidiani e altri 35 nei periodici. In tutto, il contenimento sarà nell’ordine del 20-25% sui costi editoriali e redazionali. Sono previsti poi incentivi, nella forma di scivoli per chi ha maturato 35 anni di contributi, e la mobilità interna verso la redazione dell’edizione telematica. La scadenza che si vuole rispettare è quella dei primi di giugno, quando dovrebbero iniziare i colloqui con i singoli direttori delle testate per definire le varie posizioni.