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 2009  maggio 20 Mercoledì calendario

AIR FRANCE-KLM, CONTI IN PICCHIATA

Tempi duri, anzi durissimi, per tutti. Anche per i più solidi e per i consolidatori, come Air France Klm. Il gruppo franco- olandese ha annunciato ieri la sua prima perdita dalla fusione del 2004 (e la prima in tredici anni per la sola Air France) a causa della crisi economica. L’esercizio fiscale 2008/2009 al 31 marzo si è chiuso in rosso per 814 milioni di euro, di cui due terzi realizzati nell’ultimo trimestre, a conferma di un peggioramento rapido e drammatico della congiuntura. Ciononostante, ha assicurato l’amministratore delegato Pierre-Henri Gourgeon in conferenza stampa, non vi sarà alcun impatto sul piano industriale di Alitalia,
partecipata al 25%. Il manager si è detto soddisfatto del partenariato strategico con gli italiani che rappresenta, assieme alla joint venture Nord-atlantica con Delta, uno degli assi più importanti di sviluppo per i prossimi anni: «Il primo trimestre di Alitalia è stato in linea con il suo bilancio, in termini di previsioni e risultati», ha detto. Confermate inoltre le sinergie tra le due società, che dovrebbero raggiungere 360 milioni di euro al secondo o terzo anno, 160 dei quali a beneficio di Air France-Klm.
 stato un anno a due facce per il leader europeo del traffico aereo. Una buona prima metà «spazzata dalla piena orza della crisi economica». Le riduzioni di capacità decise nei mesi scorsi si sono rivelate insufficienti a contrastare il calo del traffico, soprattutto nel trasporto merci. Ragion per cui ci sarà una ulteriore riduzione dei costi, con tagli al personale nell’ordine del 3%, circa 3mila effettivi, ai quali si arriverà senza licenziamenti secchi: attraverso blocco del turnover, incentivi al pensionamento, mobilità, facilitazioni per i periodi sabbatici, maggior ricorso al part-time e al telelavoro. In parallelo sarà ridotta l’offerta per la stagione estiva, con un calo previsto della capacità del 4,5% nel traffico passeggeri e dell’11% del cargo. Ridimensionati anche gli investimenti, che passeranno dai 2,9 miliardi di euro inizialmente previsti a 1,4 miliardi. Tutte queste misure, combinate con una prevista riduzione di 1,9 miliardi di dollari nei costi del carburante, dovrebbe controbilanciare «una parte significativa» dell’atteso calo dei ricavi.
Data la situazione, la compagnia ha avuto il buon gusto di non corrispondere alcun dividendo per l’esercizio finanziario 2008/ 2009. La visibilità «resta scarsa» secondo Gourgeon e anche se nell’ultimo periodo si sono avuti dei «segnali di stabilizzazione », è ancora prematuro parlare di ripresa. Le perdite, leggermente inferiori al consensus degli analisti, non impediranno ad Air France-Klm di valutare eventuali possibilità di consolidamento. Il gruppo sta negoziando con il governo ceco il possibile acquisto della compagnia Csa. Quanto alle vicende italiane e all’eterna diatriba sull’hub, il Ceo del gruppo ha fornito la risposta standard che aggira qualsiasi possibile polemica: «Fiumicino o Malpensa è una decisione che spetta ad Alitalia. In un caso o nell’altro svilupperemo le sinergie. Ma mi sembra che Cai sia orientata su Fiumicino».