Andrea Malan, ཿIl Sole-24 Ore 20/5/2009;, 20 maggio 2009
FIAT: «PER OPEL NIENTE CONTANTI»
Dopo numerosi giri di ricognizione, la corsa alla Opel parte ufficialmente oggi. Stasera alle 18 scade il termine per la presentazione delle offerte; la busta della Fiat, come quelle delle concorrenti, potrebbe però essere già presentata in mattinata e arrivare così sul tavolo del premier tedesco Angela Merkel, che nel pomeriggio dedicherà al tema una riunione speciale di Governo seguita in serata da un meeting dei sottosegretari interessati. Le offerte dovrebbero essere almeno tre: oltre a Fiat saranno in corsa il gruppo canadese-austriaco Magna e la Rhj, una società di private equity basata a Bruxelles e che ha già partecipazioni in aziende di componenti auto.
Ieri Sergio Marchionne, amministratore delegato della Fiat, ha completato l’offensiva diplomatica incontrando a Berlino Berthold Huber, numero uno della Ig-Metall, il sindacato dei metalmeccanici tedeschi. Huber ha definito «aperto» il colloquio con Marchionne, ma ha detto che l’incontro«non ha potuto eliminare le preoccupazioni sulla sovrapposizione dei modelli»; ha inoltre messo l’accento sulle differenti culture aziendali tra Italia e Germania sul tema della cogestione e del peso dei sindacati all’interno delle società.
I contorni dell’offerta Fiat sono ancora sfumati, e il manager italo-canadese ha lavorato fino all’ultimo per definirli. Secondo il «Financial Times» in edicola oggi, Gm chiede una quota in contanti di 650 milioni di euro. Pagamento incontanti che Fiat’ come nel caso Chrysler ”ha finora sempre escluso. Ancora ieri Marchionne ha detto che gli asset offerti da Fiat sono «come o addirittura meglio che offrire contanti. I soldi finiscono, mentre le attività che producono soldi non finiscono». Cambierà idea se sarà necessario per superare le offerte concorrenti? La riunione dell’accomandita G.Agnelli & C., prevista oggi per l’approvazione del bilancio 2008, potrebbe essere l’occasione per sondare gli umori della famiglia su questa eventualità (la presenza di Marchionne non è però ancora confermata).
Al di là dell’eventuale pagamento cash, l’altro nodo fondamentale dell’operazione Opel è la gestione del processo di razionalizzazione e di riduzione della capacità produttiva. Sindacati e politici tedeschi hanno chiesto più volte garanzie sul mantenimento dei posti di lavoro e degli stabilimenti della Opel in Germania; ieri anche il ministro dello Sviluppo economico italiano, Claudio Scajola, ha affermato che «per il governo è inderogabile il mantenimento di cinque stabilimenti in Italia ». Scajola ha detto che «alla fine della trattativa tra Fiat e Opel, che ci auguriamo positiva, ci sarà un incontro per definire e ascoltare il piano industriale».
La trattativa rischia di non essere brevissima, in quanto la procedura – gestitadalla Commerzbank per conto della General Motors – è molto complicata: gli interessati devono infatti trattare con General Motors; con il Governo americano, che tra poche settimane ne diventerà l’azionista di controllo; e con quello tedesco, che dovrebbe fornire o garantire i fondi necessari al rilancio di Opel. Ieri si è tenuto a Berlino un vertice ad alto livello fra il Governo, i Land e le banche per discutere proprio dei finanziamenti alla casa automobilistica; secondo «Die Welt» sarebbe stato raggiunto un accordo per un finanziamento ponte da 1,5 miliardi, garantito dallo Stato, necessario nel caso in cui la casa madre General Motors dovesse portare i libri in tribunale prima che venga scelto il partner per Opel.
La casa tedesca non è l’unico asset di Gm cui Fiat è interessata: c’è il resto di Gm Europe,con numerosi stabilimenti (compresa la Saab) e ci sono le attività in Sudamerica, la cui inclusione nell’affare è ancora incerta. Per quanto riguarda la casa svedese, ieri ha chiesto la proroga del termine concesso dal giudice fallimentare per il riassetto, e ha detto diessere in trattativa con tre diversi investitori.
La riunione dei soci accomandatari della Giovanni Agnelli& C., la cassaforte della famiglia Agnelli, si terrà oggi a Balocco. L’assemblea, cui partecipano una quarantina di soci in rappresentanze dei diversi rami della famiglia Agnelli, sarà presieduta da Gianluigi Gabetti, presidente dell’Accomandita, con al fianco il vice presidente John Elkann. L’incontro vede anche la partecipazione di vertici di alcune delle società partecipate: per la Fiat sarà presente il presidente Luca Cordero di Montezemolo, per Exor Carlo Sant’Albano; dovrebbe esserci anche il neodirettore de «La Stampa», Mario Calabresi.