Marigia Mangano, ཿIl Sole-24 Ore 19/5/2009;, 19 maggio 2009
DELLA VALLE ALLA SCALATA DI SAKS
Il rafforzamento azionario, l’incontro con il management per condividere un piano di rilancio e, infine, il faccia a faccia con il magnate messicano Carlos Slim. Diego Della Valle, presidente e amministratore delegato di Tod’s, è intenzionato ad andare ben oltre il recente raddoppio della quota nella catena di grandi magazzini americana Saks Inc, dove è arrivato a possedere quasi il 6% diventando il secondo azionista del gruppo. Già, perché l’aumento della partecipazione in Saks – emerso venerdì scorso dalle comunicazioni alla Sec – è solo il primo passo di un progetto strategico di più ampio respiro e che la Borsa sembra aver già colto: ieri a Wall Street il titolo Saks è balzato del 15,87%, mentre a piazza Affari le azioni Tod’s hanno registrato un rialzo del 6,3 per cento.
L’opzione fino al 10%
Secondo voci di mercato non confermate, il patron di Tod’s, che si sta muovendo attraverso la holding di famiglia, la Della Valle & CSapa , avrebbe in mano opzioni per salire vicino al 10% del retailer americano. Opzioni che, stando alle stesse indiscrezioni, potrebbero essere esercitate in tempi strettissimi. In questo modo Della Valle andrebbe a consolidare il posto di secondo azionista forte di Saks, dietro Slim, che nel novembre scorso aveva annunciato di essere salito al 17,7% del capitale della società con quartier generale a New York.
La posizione di forza costruita da Della Velle nel capitale di Saks mette così l’imprenditore marchigiano nella doppia veste di azionista del gruppo e fornitore della catena dei grandi magazzini di borse, scarpe e abbigliamento con i marchi Tod’s, Hogan, Fay e Roger Vivier. L’obiettivo, però, sarebbe quello di avere un ruolo importante nella gestione del retailer del lusso di New York, alle prese con la difficile situazione del mercato americano. «Ora sono a Tokyo, ma nei prossimi giorni incontrerò il management di Saks a New York per presentare le linee strategiche del piano di rilancio che abbiamo già preparato: la mia intenzione è quella di salire ulteriormente nel capitale», ha spiegato al Sole24 Ore Della Valle, declinando qualsiasi commento sul tema dell’opzione che sarebbe in suo possesso.
Il rebus Slim
Se il confronto con il management della catena americana dovesse concludersi con un esito positivo, il passo successivo sarà poi l’incontro con il magnate messicano Carlos Slim. Nei mesi scorsi Slim avrebbe già arrotondato la partecipazione in Saks portandola al 18,6% dal 17,7% comunicato alla Sec nel novembre scorso. Ma al di là dell’entità della quota, nelle mani del magnate messicano che tra l’altro è anche azionista del quotidiano New York Times c’è una poison pill che può attivare davanti a incursioni ostili, nello specifico in presenza di un azionista terzo che superi la soglia del 20%. Decisivo, dunque, risulta il via libera del magnate messicano: «Slim lo conosco già. Se il management di Saks condividerà il piano di rilancio, lo sottoporrò subito a lui per trovare un accordo », ha sottolineato Della Valle. Ma se l’intesa non si trovasse? «Andrò avanti lo stesso: in veste di secondo azionista valuterò altre soluzioni». Il rafforzamento di Della Valle nel capitale del gruppo Saks arriva in un momento particolare per la catena di grandi magazzini di Manhattan, alle prese con un calo dei consumi senza precedenti e soprattutto con un titolo che quota intorno a 3,8 euro contro i 14,4 euro di un anno fa. Basta guardare i numeri di bilancio che inevitabilmente registrano i segni della crisi economica che ha colpito soprattutto il sistema americano. Saks, con oltre 54 grandi magazzini di lusso e 48 outlet, ha registrato nel bilancio chiuso al 31 gennaio scorso ricavi in calo del 5,9% a 3,03 miliardi di dollari e una perdita netta di 154,9 milioni che si confronta con l’utile di 47,5 milioni dell’esercizio precedente. Non solo: per quest’anno le stime della società vedono una flessione dei ricavi del 20% per i primi sei mesi, con un miglioramento nel secondo semestre.