MO. D., ཿIl Sole-24 Ore 16/5/2009;, 16 maggio 2009
GM TAGLIA 1.100 CONCESSIONARI
General Motors è vicina a raggiungere un accordo con il sindacato per ridurre i costi salariali e nel contempo ha inviato le lettere per non rinnovare il contratto a circa 1.100 concessionarie. Il gruppo americano sta proseguendo nella riduzione dei costi, in attesa dell’esito del piano swap del debito. Nel caso, infatti, che il piano non vada a buon fine Gm sarà costretta a ricorrere al Chapter 11, come ha ribadito ieri in una comunicazione alla Sec.
L’accordo con il sindacato United Auto Workers (Uaw) sembrerebbe vicino, secondo quanto riportato dal «Wall Street Journal ».L’intesa,che potrebbe essere firmata la prossima settimana, permetterebbe tagli ai salari per circa un miliardo di dollari l’anno. A ciò si sommerebbero altri 20mila esuberi ulteriori. Nel complesso Gm ridurrebbe così da 20 a 10 miliardi la cifra che deve ancora versare al fondo destinato alla copertura sanitaria dei pensionati del gruppo. In cambio il sindacato dovrebbe ricevere il 39% del capitale della nuova Gm.
Un altro capitolo della vicenda Gm è quello della radicale ristrutturazione della rete di distribuzione.
Circa 1.100 concessionari, pari al 18% del totale della rete, riceveranno una lettera in cui Gm comunica l’intenzione di non voler rinnovare i contratti in scadenza a fine 2010. La notizia è stata anticipata da diverse testate americane, tra cui il Detroit Free Press, secondo il quale il gruppo automobilistico avrebbe selezionato i concessionari a cui non rinnovare la licenza in base alle loro performance in termini di vendite e di redditività. La stessa società ha confermato poi la notizia nel pomeriggio, precisando«ulteriori tagli saranno effettuati» prossimamente. L’obiettivo è quello di ridurre la rete distributiva a 3.600 punti vendita nel 2010. «Abbiamo detto sin dall’inizio che i nostri concessionari non sono un problema ma un asset per noi. In ogni caso per noi è un imperativo che una Gm in salute possa contare su una rete di vendita in grado non solo di sopravvivere ma anche di prosperare durante il periodi di rallentamento economico » spiega Mark LaNeve, vice presidente Gm per le vendite e il marketing. I tagli sono stati dettati da «condizioni di mercato senza precedenti» commenta Gm. Il gruppo non aveva altra scelta che quella di ridurre la propria rete di vendita, ha spiegato LaNeve, nel corso di una conference call, aggiungendo che 400-500 dei concessionari tagliati vendevano meno di 35 auto l’anno.
I concessionari hanno ora fino alla fine di maggio per appellarsi alla decisione.