varie, 17 maggio 2009
Flavia Colli, 82 anni. Romana, neuropsichiatra in pensione, in passato direttrice dell’Istat, madre di due figli, da mezzo secolo viveva col marito Giacomo Antonio Sulprizio, 89 anni, ex direttore di un ministero, «compito, sempre elegante», in un appartamento all’Ardeatino
Flavia Colli, 82 anni. Romana, neuropsichiatra in pensione, in passato direttrice dell’Istat, madre di due figli, da mezzo secolo viveva col marito Giacomo Antonio Sulprizio, 89 anni, ex direttore di un ministero, «compito, sempre elegante», in un appartamento all’Ardeatino. I due, «brave persone, coppia signorile, affiatatissima», per una vita avevano dormito mano nella mano ma lei, malata di di Alzheimer, da qualche tempo non ragionava più. Lui, non potendo sopportare quello «strazio tremendo», l’altra mattina staccò dal muro uno dei pugnali della sua collezione, entrò in punta dei piedi nella stanza coniugale, e ficcò la lama di quaranta centimetri nel cuore della consorte che dormiva. Subito dopo lo stesso coltello tentò di ficcarselo nel petto, ma fu bloccato dalla badante dominicana. Alle 8.30 di sabato 16 maggio in un appartamento in via Lorenzo Bonincontri, stradina residenziale ai confini con Tor Marancia, a Roma.