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 2009  maggio 16 Sabato calendario

 successo questo. Fiorello scorge tra il pubblico l’attore Lorenzo Ciompi e comincia scambiare qualche battuta di prammatica

 successo questo. Fiorello scorge tra il pubblico l’attore Lorenzo Ciompi e comincia scambiare qualche battuta di prammatica. Con galanteria Ciompi segnala che accanto a sé siede Bianca Berlinguer. E qui Fiorello si scatena: final­mente una comunista, una donna, una telegiornalista! Tra lei e Ciompi esiste qualcosa, c’è una storiaccia? A quel pun­to si manifesta il vero marito o compagno, seduto alla sinistra della Berlinguer: «Sono il fortu­nato ». Fiorello apprezza la ga­lanteria ma non riconosce il marito. Tragedia! Ora le ipote­si che si fanno sono due. La pri­ma: a Luigi Manconi, il marito, questa botta di anonimato ha creato un trauma da cui difficil­mente si riprenderà. Il ragazzo è vanitoso anzichenò e poi ha un passato mica da ridere: sar­do anche lui, lottacontinuista, sociologo, già portavoce nazio­nale dei Verdi, esponente del Pd, sottosegretario nel gover­no Prodi. Mica cotiche. Ha scritto a lungo sui giornali, ha collaborato in tv con Andrea Barbato e Gad Lerner, grande amico di Sofri e Fabio Fazio, ha vergato articoli di musica sot­to lo pseudonimo di Simone Dessì. Una volta l’ho sentito con le mie orecchie rimprove­rare Oliviero Beha perché lo invitava poco in tv. La seconda ipotesi è ancora più interessante. Luigi Manconi è lo pseu­donimo di Simone Dessì, un ragazzo schivo, felice di vivere all’ombra di una moglie famosa, l’autore del profetico testo «Il dolore e la politica». Manconi è un idolo delle folle ma Dessì lo tempera, lo mitiga. Nei suoi accessi d’orgoglio vor­rebbe non sottrarsi ai sotterfugi dell’apparire, della fama, ma Dessì lo costringe a indietreggiare. Persino da Fiorello.