Corriere del mezzogiorno.it, 16 maggio 2009
Grattando grattando Francesca tira a campare. «Sono nata nel ”50. Vulite vedè ”a tessera?». La signora Francesca, originaria di Ponticelli e ora residente ai Quartieri spagnoli da un parente
Grattando grattando Francesca tira a campare. «Sono nata nel ”50. Vulite vedè ”a tessera?». La signora Francesca, originaria di Ponticelli e ora residente ai Quartieri spagnoli da un parente. che tutti conoscono e salutano nella centralissima via Toledo, ogni santo giorno fa il giro dei cestini sistemati nei pressi di ben individuate tabaccherie e edicole («le più fortunate, nei dintorni del Municipio»), indossa un guantino in lattice, rovista e pesca i «Gratta e vinci» usati per poi riporli in una busta. Nel pomeriggio, con puntualità svizzera, sugli scalini della stazione della funicolare in piazzetta Augusteo, passa al setaccio i tagliandi raccolti. Alessandro Chetta 15 maggio 2009 Ogni giorno, M.C., 66 anni, casalinga in pensione, in maniera furtiva, raccoglie i ”Gratta e Vinci” dal cestino dell’immondizia del tabacchi dove si reca a comprare il sale e le sigarette per il marito. E, spesso, riesce ad incassare le vincite dimenticate da altri giocatori distratti. Succede ad Orta di Atella, ma il fenomeno è segnalato anche in altre ricevitorie della provincia di Caserta. Le persone vanno di fretta, sono distratte e, molte volte, gettano biglietti vincenti». L’idea le è venuta osservando il comportamento degli altri giocatori. «Mi accorgevo – rivela – della superficialità delle persone. Ho pensato: e se sbagliano? Avevo ragione. Qualche mese mi capita di incassare anche più di 100 euro, ma aspetto il colpo grosso. Prima o poi arriverà». Ignazio Riccio 15 maggio 2009 Corriere del mezzogiorno