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 2009  maggio 15 Venerdì calendario

L’immigrazione clandestina è reato. Ecco come cambiano le regole - L’immigrazione clandestina che diventa reato, un giro di vite sulle procedure per ottenere la cittadinanza italiana e il per messo di soggiorno, pene più severe per gli scafisti e carcere anche per chi affitta gli appar tamenti agli irregolari

L’immigrazione clandestina è reato. Ecco come cambiano le regole - L’immigrazione clandestina che diventa reato, un giro di vite sulle procedure per ottenere la cittadinanza italiana e il per messo di soggiorno, pene più severe per gli scafisti e carcere anche per chi affitta gli appar tamenti agli irregolari. Ancora, norme più du re per i mafiosi, ma pure per i writers che im brattano i muri. E in strada scenderanno le «ronde» composte di volontari: non avranno armi, ma potranno segnalare situazioni di di sagio e di allarme alle forze dell’ordine. Sono questi alcuni dei contenuti del discusso ddl sulla sicurezza approvato dalla Camera. Il te sto passerà adesso al Senato per il via libera definitivo «entro maggio», come auspicato dal ministro dell’Interno, Roberto Maroni. Ec co che cosa prevede la legge. Che cosa rischiano i clandestini? Chi entra o soggiorna in maniera illegale nel territorio dello Stato commette il reato di immigrazione clandestina, punito con un’am menda da 5 a 10 mila euro. Non è previsto l’ar resto, ma i clandestini sono sottoposti a pro cesso immediato davanti al giudice di pace con espulsione per direttissima. Le pene de tentive sono invece previste, con modalità di verse a seconda dei casi, per chi si rifiuta di esibire i documenti (1 anno) e per chi non ot tempera alle ordinanze dell’autorità giudizia­ria e del tribunale (fino a 4 anni). Perché è stato introdotto il reato di immigrazione clandestina? L’introduzione del reato di immigrazione clandestina rende più facile l’espulsione. Co me spiega Cesare Mirabelli, presidente emeri to della Corte costituzionale, pur non preve dendo pene di per sé severe, la nuova legge «fornisce gli strumenti giurisdizionali per al lontanare dal territorio nazionale i clandesti ni », anche se restano alcuni dubbi interpreta tivi: «Chi entra con visto turistico e resta in Italia dopo la scadenza commette il reato di immigrazione clandestina o almeno nel pri mo periodo siamo di fronte a una mera irrego larità? ». Secondo Giuseppe De Vergottini, co stituzionalista dell’università di Bologna, pur essendo ancora prematuro un giudizio com piuto su un provvedimento così complesso, «rientra nella discrezionalità del legislatore re golamentare l’ingresso degli immigrati e le li mitazioni in sé non violano il diritto interna zionale, se sono garantiti il diritto d’asilo e gli obblighi di assistenza umanitaria». Dove vengono portati i clandestini? Con la nuova legge i Centri di permanenza temporanea (Cpt) vengono trasformati in Centri di identificazione ed espulsione. Ed è qui che vengono portati i clandestini. Il tem po massimo di permanenza passa da due a sei mesi. Il prolungamento del periodo, secondo gli autori del testo, è necessario per garantire l’espletamento delle procedure per l’espulsio ne (o per il rilascio del permesso di soggiorno qualora ce ne siano gli estremi). I clandestini possono accedere a servizi e uffici pubblici?  questo uno degli aspetti più controversi della normativa. Con l’istituzione del reato di immigrazione clandestina, chi svolge la fun zione di pubblico ufficiale ha l’obbligo di de nuncia dei clandestini. Dopo un vivace dibatti to politico, però, sono stati esentati dall’obbli go di denuncia i medici, i presidi e i dirigenti scolastici, per permettere anche ai clandestini malati di curarsi e ai figli di immigrati irrego lari di accedere all’istruzione. Ma c’è un pro blema interpretativo: chi è esentato? Solo i medici e i presidi o anche tutto il personale di strutture sanitarie e scolastiche? I clandestini possono registrare all’anagrafe i figli appena nati? Secondo la nuova legge il permesso di sog giorno è obbligatorio per qualsiasi atto che l’immigrato dove compiere, compresi «quelli inerenti agli atti di stato civile». Applicando questa parte della norma, quindi, la registra zione all’anagrafe non sarebbe possibile, sen za il permesso di soggiorno, e i bambini appe na nati - ha denunciato il centrosinistra - non potendo essere riconosciuti diventerebbero adottabili. Il ministro Maroni ha però definito «una panzana» questa interpretazione, per ché la legge Bossi-Fini prevede un permesso di soggiorno temporaneo di sei mesi per le donne incinte, a prescindere dal possesso de gli altri requisiti. Secondo Cesare Mirabelli, però, la norma presenta dei profili di possibi­le incostituzionalità, perché «rappresenta una compressione dei diritti della persona: una donna incinta, sapendo di poter essere caccia ta sei mesi dopo, è condizionata nell’esercizio del diritto inalienabile del riconoscimento del proprio figlio». Inoltre, anche l’obbligo di pos sesso del permesso di soggiorno «per il matri monio - aggiunge il presidente emerito della Consulta - rappresenta una limitazione forse eccessiva, anche perché per evitare i matrimo ni di comodo è stato prolungato il tempo ne cessario per ottenere la cittadinanza dopo il matrimonio con un cittadino italiano: non ba stano più sei mesi, servono due anni». Permesso di soggiorno e cittadinanza saranno a pagamento? Chi ha i requisiti per ottenere la cittadinan za italiana o il permesso di soggiorno dovrà comunque pagare: 200 euro nel primo caso, fra gli 80 e i 200 euro nel secondo caso. Anche per queste norme, secondo Giuseppe De Ver gottini, «il legislatore ha esercitato la propria discrezionalità». I soldi confluiranno in un fondo legato alle politiche per l’immigrazio ne. Ci sono misure contro i «favoreggiatori»? Sì. Chi favorisce l’ingresso dei clandestini, scafisti ma non solo, rischia fino a 15 anni di carcere, oltre all’ammenda fino a 15 mila eu ro. E chi affitta appartamenti agli irregolari «per trarne ingiusto profitto» rischia fino a 3 anni di carcere. La nuova legge autorizza le «ronde» per la sicurezza? Nella versione finale del testo si parla di as sociazioni «di volontari per la sicurezza», del le quali potranno usufruire i sindaci per incre mentare la vigilanza sul territorio. Il ministe ro dell’Interno dovrà regolamentare queste as sociazioni, attribuendone funzione e compe tenze. I gruppi dovranno essere composte per­lopiù da ex appartenenti alle forze di polizia, ma i volontari non potranno girare armati. E le associazioni non potranno ricevere contri buiti economici pubblici o privati. «Se non si usurpano le funzioni degli organi di polizia e se l’attività di queste associazioni sarà svolta sotto il controllo delle autorità preposte, non c’è nulla di incostituzionale», sottolinea Giu seppe De Vergottini. Il ddl introduce norme contro la mafia? Sì. Prima di tutto, il carcere duro per i reati di mafia è rinnovato non più ogni 2 anni, ma ogni 4. Inoltre saranno realizzati appositi isti tuti di pena in generale su isole o comunque in luoghi isolati. Tutti i colloqui familiari sa ranno registrati. E saranno ammessi al massi mo tre incontri settimanali con gli avvocati. Sempre per contrastare le cosche e la crimina lità organizzata, è prevista l’esclusione dalle gare d’appalto pubblico per le imprese che ab biamo omesso denunce di racket, pizzo, estor sione, etc. Inoltre nei casi di infiltrazione ma fiosa, lo scioglimento dei Comuni riguarderà anche gli organi amministrativi e tecnici e non solo quelli politici. I prefetti potranno ac cedere in funzione anti-mafia nei cantieri. La legge inasprisce le pene per i «writers»? Sì. Carcere fino a 3 mesi per chi imbratta cose di interesse artistico o storico, pena che raddoppia per chi sporca immobili o mezzi di trasporto pubblici. Punito con ammenda fino a 1000 euro chi vende a minorenni bombolet te spray di vernice non biodegradabile.