Enrica Brocardo, Vanity Fair 20/5/2009, 20 maggio 2009
Lei scrisse a Confalonieri perché tra di voi c’era un rapporto speciale. Era stato lui a difenderla ogni volta che qualcuno aveva chiesto la sua testa
Lei scrisse a Confalonieri perché tra di voi c’era un rapporto speciale. Era stato lui a difenderla ogni volta che qualcuno aveva chiesto la sua testa. Perché, allora, lo scorso febbraio ha smesso di stare dalla sua parte? «Non lo so. Ma sa qual è l’aspetto della nostra ”rottura” che mi è dispiaciuto di più? In questi mesi, Confalonieri non si è mai ricordato di un fatto che lo qualifica, nella mia vita, in modo diverso rispetto a un qualunque altro dirigente Mediaset: è stato uno dei miei testimoni di nozze». Motivo di più per chiedersi perché. «Evidentemente o lui o l’azienda hanno ritenuto che la misura fosse colma. Si saranno chiesti: è più importante stare tranquilli o tenerci Mentana?». E si sono dati una risposta nel giro di poche ore. «Il punto è che io mi sono dimesso da direttore editoriale, dopodiché loro mi hanno licenziato da conduttore di Matrix. Mi ha sorpreso la determinazione a troncare – senza dialettica, e senza neppure il coraggio di dirmelo in faccia – un rapporto che durava da 17 anni». *** Con Mediaset c’è tuttora un contenzioso aperto. «Ho presentato una richiesta di reintegro al Tribunale del lavoro. La sentenza dovrebbe arrivare nelle prossime settimane. Dopodiché, anche se dovessi vincere, Mediaset potrebbe ”risolvere” immediatamente il contratto. Ma voglio che siano loro a dire che mi mandano via. Mi interessa fare chiarezza in un rapporto che è stato importante: a Mediaset, ho fatto nascere dal niente un telegiornale, l’ho diretto per 13 anni, l’ho portato a essere il primo del Paese, ho creato una trasmissione, Matrix, che dopo tre anni e mezzo era il più seguito programma informativo in seconda serata... giusto che tutto questo abbia un finale chiaro». *** In 17 anni, quante volte Silvio Berlusconi ha chiesto la sua testa? «Parecchie. A volte, però, si chiede la testa di qualcuno per non ottenerla. uno ”sfogatoio”, un modo per marcare il territorio». *** Il video non le manca? «No. Sarà che mi sentivo a rischio e che, quindi, ero psicologicamente preparato a fermarmi. Soprattutto dopo la vicenda Di Pietro». Che lei invitò spesso in trasmissione – l’ultima volta il 3 febbraio, sei giorni prima del lunedì di Eluana – nonostante le avessero chiesto di non invitarlo più. Fu Confalonieri in persona a domandarglielo? «Sì. Del resto, che tra Di Pietro e il pianeta Berlusconi ci sia della ruggine non è un segreto». *** Cose che avrebbe voluto e che non è ancora riuscito a fare? «Avrei voluto condurre una bella puntata di Matrix sulla morte di Eluana».