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 2009  maggio 13 Mercoledì calendario

SIGNORINI, IL CAVALIERE E NOEMI «IL CAPO MI HA REGALATO UNO SCOOP»


«Lui è unico, dopo un vertice ad Arcore va a Sharm e in discoteca»
Bum! La macchina (mediatica) del capo ha un buco nella gomma. E chi ci mette il chewing-gum? Il portavoce del premier? L’addetto stampa della presidenza del Consiglio? No. Ci pensa un laureato in filologia medioevale con tesi su Lorenzo Valla, diplomato al Conservatorio, autore di libri colti co­me quello dedicato alla Callas e il re­centissimo Chanel (Mondadori). Un si­gnore che sulla scrivania ha un volu­mone: «La pittura pompeiana» e alle spalle la copertina di Chi: «Silvio e Ve­ronica, la favola spezzata».

Alfonso Signorini è un giovanotto di 45 anni conosciuto come «il re del gossip». Direttore, appunto, di Chi, di­rettore di Tv Sorrisi e Canzoni, prima­donna sparpagliata su tutte le tv a «di­squisire » con intelligente e provocato­ria malizia.

Nega, fingendo, di avere alcun ruo­lo nella definizione attuale dell’imma­gine berlusconiana, stretta tra dimen­sione pubblica e divagazioni private. «Mi piace raccontare le storie private degli uomini pubblici, piacciono a me e piacciono al pubblico. Dar loro voce non significa raccontare bugie. Per for­tuna (per altri è una sfortuna) abbia­mo un presidente del Consiglio ano­malo. Che ama stare in mezzo alla gen­te. Che dopo una riunione ad Arcore va a Sharm e fa pure un salto in disco­teca, in mezzo agli italiani». Demago­gia politica? «Ma no. Voglia di stare con il Paese reale, non quello delle isti­tuzioni lontane dalla gente».

L’involontario uomo-immagine di Berlusconi non si lascia nemmeno sfuggire Pericle e Aspasia per una co­raggiosa similitudine: lui Pericle-Sil­vio è il più affascinante, il più potente, padrone di (quasi) tutta Atene. Le don­ne gli cadono ai piedi, gli uomini lo amano per la sua indubbia capacità di leader. Ma quando vede Aspasia-Vero­nica abbandona la moglie per andare a vivere con lei e alla fine la sposa. Pa­zienza se poi le cose cambiano. co­munque una bella favola. Miriam-Ce­nerentola entra da principessa nella reggia di Macherio e Silvio l’accoglie vestito da principe azzurro. E le favole sono una fissa di Signorini: ai suoi let­tori suggerisce che quella tra Silvio e Veronica è una «favola» spezzata, che se cerchi un posto da «favola» devi sfo­gliare la sua rivista (ci sono anche le «favole» della Seredova quella di Buf­fon e della Ilary quella di Totti), che se vuoi leggere una vita da «favola» devi comprare il suo libro su Chanel.

Ammette che la sua è una captatio benevolentiae. Ah ho capito... «No, non ha capito, non nei confronti del Capo, nei confronti dei Lettori. Poi al capo sono riconoscente: mi ha dato la possibilità di fare uno scoop, un gran colpo giornalistico con le foto in esclu­siva e il racconto della famosa festa a Casoria»: papà e papi, mami e fratelli, cugini e amici, camerieri e cuochi. «Fo­to e storia, tutto vero». La verità di Ber­lusconi... «Che in questo caso coincide con quella oggettiva». Magari qualche foto un po’ taroccata ci può anche scappare... «Scommettiamo? Le metto a disposizione gli originali, vada da un perito e torni con la sentenza. Poi ve­diamo chi ha vinto». Sono due menti geniali: Berlusconi e Signorini: per combattere i pettego­lezzi sul premier scende in campo il re del gossip: «Fermo! Gossip e pettego­lezzo sono due cose diverse: il pettego­lezzo distrugge, il gossip costruisce». E Signorini segue la sua «forma men­tis »: «Vedo le foto di Noemi e ho un corto circuito: è come una madonna lu­minosa, una vergine delle rocce, un su­blime erotico proustiano mischiato a un realistico choc pasoliniano».

Ciò detto, sempre negando che lei sia l’uomo-immagine di Berlusconi, che consiglio gli darebbe in questo mo­mento? Non sarebbe meglio lanciare lo slogan «Dimenticare Noemi» anzi­ché continuare, come state facendo, il tormentone? Non era preoccupato, il Capo, per una possibile discesa del suo indice di popolarità? «Intanto l’in­dice è fermo lassù, al 74,8 per cento. E il mio consiglio è di non cambiare: continui ad andare in mezzo alla gente e nelle famiglie. Soltanto così si ha il senso del Paese reale. Sapete che cosa interessa adesso alla gente? Sapere se Berlusconi e Veronica si separeranno davvero o no. Interessa il feuilleton a prescindere dalle implicazioni morali dei personaggi e degli interpreti. Per fortuna siamo italiani e c’è sempre un Vesuvio a fare da sfondo alle nostre fa­vole ».

E adesso speriamo: ricordate il co­stume da berbero sotto il quale si na­scose Berlusconi per fare la sorpreso­na a Veronica (colpo di scena e regalo di compleanno) in un momento che sembrava un po’ difficile? Quelle foto noi comuni mortali non le abbiamo mai viste. Signorini sì. Magari lo con­vince a sdoganare anche quelle. Tanto sono divertenti e innocue. E noi sia­mo italiani. Ci interesseranno sicura­mente.